SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
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da Fiore
Daniela Bacca
Carolus
Giovannimaria Ammassari
Vincenzo D'Aurelio
Francesco Arditi di Caste
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Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
Cari amici,
eccovi accontentati: Palazzo Sossi Sergio e stemma relativo, in Poggiardo. Ora voi che siete bravi [è un'ora che tento con qs foto!] attaccate tutto quello che ci siamo detti sui S.S. e sui S. di Soleto (o Martano), così proviamo un pò a ragionare...
eccovi accontentati: Palazzo Sossi Sergio e stemma relativo, in Poggiardo. Ora voi che siete bravi [è un'ora che tento con qs foto!] attaccate tutto quello che ci siamo detti sui S.S. e sui S. di Soleto (o Martano), così proviamo un pò a ragionare...
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
Non c'è che dire Francesco. Gli stemmi di Presicce sono molto diversi da questo di Poggiardo che mi sembra molto più recente rispetto ai primi o sbaglio? Se fosse così non solo la famosa "pianura verde" è successiva alle rocce ma potrebbe anche farci sospettare che un ramo di questa famiglia optò, per motivi sconosciuti, per uno stemma similare. Non è un caso raro vedere tante famiglie trasformare i loro stemmi pur appartenendo alle stesse linee genealogiche (v. il caso Tamborino di Maglie postato in altro topic) e specialmente dopo il 1806.
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
Vincenzo mi ha preceduto nella risposta.
Non ha "attaccato" ossia "quotato" nulla :
Io mi riferivo propio a questo Stemma dei Sossi-Sergio, presente in Poggiardo(LE) sul Portale di un Palazzo dove dimorò la Famiglia.
Per ricucire la discussione inerente i Sergio, di Soleto(LE) , Martano(LE) ed i Sossi-Sergio ho provato a comporre quotando un lungo messaggio che risulta il seguente:
Iniziò il tutto scrivendo della Famiglia Carrozzini e famiglie imparentate, aperta da Daniela Bacca.
A tal proposito Hilarion scrisse:
Ed io risposi:
E qui inserisco il Messaggio Privato inerente i SERGIO :
<<<“Gentilissima Daniela,
qui di seguito invio una breve ricerca condotta in un’oretta di impegno tra i testi che ho trovato sottomano nella mia Biblioteca.
FAMIGLIA SERGIO
E’ documentata la presenza della Famiglia Sergio in Terra d’Otranto sin dall’anno 1203 a Gallipoli (LE) (1), nell’anno1452 ad Ostuni (BR)(2).
Relativamente alla Famiglia SERGIO di Gallipoli troviamo quanto segue nell’opera manoscritta di V.Dolce,Illustrazioni degli Stemmi dipinti nella sala del Palazzo comunale di Gallipoli e codice diplomatico Gallipolitano conservato nella Biblioteca civica di Gallipoli(LE):
<<FRANCESCO DI PAOLA SERGIO
La famiglia Sergio di Gallipoli trae origine da Soleto. Il giureconsulto Giuseppe dimorante in Martano impalmò la Dama Marianna Mazzuci di Benedetto, e per tal maritaggio fermò sua stanza in Gallipoli, e fe parte di questo patriziato. Pare dallo stemma ch’essa sia prosapia Romana. Le iniziali S.C. impresse sullo scudo palesano che appartenesse all’ordine Senatorio. In Roma esisteva la Casa Sergia. Foss’ella mai sopravanzata al torrente di tanti secoli, ed al ferro inesorabile de’ Barbari, che mieterono tante vite Romane? Il suo scudo propriamente è inquartato. Ne’ due quarti a manca in campo di argento sonvi due fascie aurate trasversali. Negli altri in campo celeste sono impressi all’inferiore un Leone rampante da dritta a manca, ed al superiore le iniziali accennate S.C. Tali simboli sono chiari distintivi di nobiltà, di ordine senatorio romano, di ordine cavalleresco del medio evo.
Dal mentovato Giuseppe nacquero Angelica, Concetta, e Francesco di Paola. Le due prime passarono in Casa di Rocci Cerasoli. Francesco di Paola impalmò Luisa Tafuri figlia del colonello Oronzio e d’Isabella Paredes de’ Baroni di Mollone. Egli ebbe un figlio a nome Ferdinando, cui diede in consorte Pascalina de’ Baroni Calò di Galatina. L’accennato Francesco di Paola fu Sindaco di Gallipoli negli anni 1801 e 1802.>>
Per Sergio ho trovato:
I *rei di Stato salentini del 1799 / Nicola Vacca ; prefazione di Mario Agrimi. - rist. fotomeccanica. - Galatina : Congedo, 1999. - 343 p. , [10] c. di tav. ; 25 cm. - Ripr. facs. dell'ed.: Trani : Vecchi & c., 1944
Alla pagina 57 è scritto:
<<D. CARLO SERGIO della terra di Soleto vien notato in diligenza di perduto genio repubblicano per aver assistito e fatto piantare nella publica piazza l’albero della libertà colla bandiera e coppola rossa anche a suono di violini e tamburri, e si girò per il paese gridando: viva la libertà e si fecero delle illuminazioni; si sottopose al mandato,ed indi godè la regal indulgenza.
Carlo Sergio nato in Soleto il 18gennaio1743 dal barone Buonaventura e dalla baronessa Pacenzia Attanasi: Marito di D.(onna) Teresa Renna.>>
Nell’opera stranota di Amilcare Foscarini :
Armerista e notiziario delle famiglie nobili, notabili e feudatarie di Terra d'Otranto estinte e viventi / [di] Amilcare Foscarini. - Lecce : Premiata Tipo-litografia fratelli Lazzaretti di Domenico, 1903. - 234 p. ; 31 cm + [40] tav. genealog. ripieg.
È citato un piccolo trafiletto relativo alla Famiglia Sergio.
Questo è quanto.
Saluti
Giovannimaria Ammassari>>>>(Fine Messaggio Privato)
Ecco che poi il Signor Francesco arditi di Castelvetere interviene sulla Famiglia Sergio:
Preciso sui Sergio e sull'araldica martanese ancora troppo misteriosa
Francesco Arditi di Caste il Dom Nov 08, 2009 3:23 pm
Ed io ebbi a rispondere:
Ed ancora il nostro buon Francesco Arditi :
Ed ecco che tornava la discussione partendo da un altro stemma postato dal Signor Francesco Arditi:
Ed ecco l’Aggancio ai Sergio e Sossi –Sergio :
E poi circa lo Stemma Sossi –Sergio:
Ho cercato di raggruppare il tutto che riguardava i Sergio imparentati coi Carrozzini, i Sossi-Sergio, che si estinsero nella Famiglia Arditi di Castelvetere.
Vincenzo parlò del “principio”Sassi”-Sergio, però non è il caso dei Sossi-Sergio.
Non ho quotato circa i "Sassi"-Sergio
Spero di non aver fatto un puor porrì e di aver creato le condizioni per una proficua discussione.
Ad Majora
Giovannimaria Ammassari
Non ha "attaccato" ossia "quotato" nulla :
Francesco Arditi di Caste ha scritto:Cari amici,
eccovi accontentati: Palazzo Sossi Sergio e stemma relativo, in Poggiardo. Ora voi che siete bravi [è un'ora che tento con qs foto!] attaccate tutto quello che ci siamo detti sui S.S. e sui S. di Soleto (o Martano), così proviamo un pò a ragionare...
Io mi riferivo propio a questo Stemma dei Sossi-Sergio, presente in Poggiardo(LE) sul Portale di un Palazzo dove dimorò la Famiglia.
Per ricucire la discussione inerente i Sergio, di Soleto(LE) , Martano(LE) ed i Sossi-Sergio ho provato a comporre quotando un lungo messaggio che risulta il seguente:
Iniziò il tutto scrivendo della Famiglia Carrozzini e famiglie imparentate, aperta da Daniela Bacca.
Giovannimaria Ammassari ha scritto:
Ho trovato nel testo del mio amico Marco :
Imperio Marco Profili biografici degli amministratori provinciali e distrettuali di Terra d'Otranto (1808-1860) : Edizioni del Grifo, Lecce 2008
Alla pagina 67:
<<Carrozzini Carlo (112) di Soleto , nato nel 1807 da Vitoronzo e Silvia Sergio, sposò Felicita Gentile. Ottenne la carica di sindaco di Soleto dal 1838 al 1843 e dal 1849 al 1851. Morì nel 1859.
Carrozzini Francesco(113) di soleto, medico nacque nel 1750 da Vitoronzo e Caterina Corina. Ottenne la carica di sindaco. Socio della società economica.Nipote “ex filio” del medico Diego. Morì nel 1837.
Carrozzini Vitoronzo (114) di Soleto,nato nel 1786 da Carlo e angela Maria Scarciglia, sposò Silvia Sergio. Fu Sindaco di soleto dal 1814 al 1819. Ottenne l’Ufficio di giudice municipale. Morì nel 1866.
(112) figlio di Vitoronzo Carrozzini o Carrozzino_Originaria di Zollino, diramata in soleto. Viv.[ono] del loro e nob.[ili] viv.[enti] Francesco(sec.XV) fu abate , antonio(sec.XVI)fu abate, Francesco(sec XVI) fu dottore in leggi, Baldassarre(sec XVIII)fu arciprete di soleto. Antonio(sec XIX) fu consigliere provinciale e deputato al Parlamento del regno d’Italia.
Notizie sulla famiglia Carrozzini si trovano in :
L. MANNI ; della guglia di raimoìndello alla magia di Messer Matteo, Galatina,1997 e Idomeneo, Galatina 2003
(113) Zio “ex frate” di Vitoronzo si veda :
G. ARDITI; la Coreografia fisica e storica della provincia di terra d’otranto, Lecce, 1879.
(114) Padre di Carlo. Nipote “ex fratre” di Vitoronzo.>>
alla pagina 357 dello stesso testo vi è la foto dello stemma realizzato in pietra Leccese dei Carrozzini tratto da non so quale Palazzo, (mi informerò domani dall’autore del testo).
Saluti
Giovannimaria
A tal proposito Hilarion scrisse:
Hilarion ha scritto:...scusate...
...Silvia Sergio, moglie di Vitantonio C. e madre di Carlo C., era salentina o di dove?
Ed io risposi:
Giovannimaria Ammassari ha scritto:Signori,gentili amici, non sò a chi risponder primieramente!!!!Hilarion ha scritto:...scusate...
...Silvia Sergio, moglie di Vitantonio C. e madre di Carlo C., era salentina o di dove?
Gentile Hilarion anche lei era salentina e credo proprio di Soleto o di Gallipoli.
Circa la Famiglia SERGIO ti invierò un Messaggio Privato a te ed a Daniela.
Ho riscontrato tra l’altro anche la presenza della famiglia Sergio sempre di Soleto(LE) con proprietà in Galatina(Le) sin dai primordi del milleottocento.
La presenza della Famiglia Sergio in Terra d’Otranto risale al Secolo XVI ed anche prima..
Riguardo i SERGIO ti invio un Messaggio Privato sia a te che ad Hilarion .
Saluti
Giovannimaria
E qui inserisco il Messaggio Privato inerente i SERGIO :
<<<“Gentilissima Daniela,
qui di seguito invio una breve ricerca condotta in un’oretta di impegno tra i testi che ho trovato sottomano nella mia Biblioteca.
FAMIGLIA SERGIO
E’ documentata la presenza della Famiglia Sergio in Terra d’Otranto sin dall’anno 1203 a Gallipoli (LE) (1), nell’anno1452 ad Ostuni (BR)(2).
Relativamente alla Famiglia SERGIO di Gallipoli troviamo quanto segue nell’opera manoscritta di V.Dolce,Illustrazioni degli Stemmi dipinti nella sala del Palazzo comunale di Gallipoli e codice diplomatico Gallipolitano conservato nella Biblioteca civica di Gallipoli(LE):
<<FRANCESCO DI PAOLA SERGIO
La famiglia Sergio di Gallipoli trae origine da Soleto. Il giureconsulto Giuseppe dimorante in Martano impalmò la Dama Marianna Mazzuci di Benedetto, e per tal maritaggio fermò sua stanza in Gallipoli, e fe parte di questo patriziato. Pare dallo stemma ch’essa sia prosapia Romana. Le iniziali S.C. impresse sullo scudo palesano che appartenesse all’ordine Senatorio. In Roma esisteva la Casa Sergia. Foss’ella mai sopravanzata al torrente di tanti secoli, ed al ferro inesorabile de’ Barbari, che mieterono tante vite Romane? Il suo scudo propriamente è inquartato. Ne’ due quarti a manca in campo di argento sonvi due fascie aurate trasversali. Negli altri in campo celeste sono impressi all’inferiore un Leone rampante da dritta a manca, ed al superiore le iniziali accennate S.C. Tali simboli sono chiari distintivi di nobiltà, di ordine senatorio romano, di ordine cavalleresco del medio evo.
Dal mentovato Giuseppe nacquero Angelica, Concetta, e Francesco di Paola. Le due prime passarono in Casa di Rocci Cerasoli. Francesco di Paola impalmò Luisa Tafuri figlia del colonello Oronzio e d’Isabella Paredes de’ Baroni di Mollone. Egli ebbe un figlio a nome Ferdinando, cui diede in consorte Pascalina de’ Baroni Calò di Galatina. L’accennato Francesco di Paola fu Sindaco di Gallipoli negli anni 1801 e 1802.>>
Per Sergio ho trovato:
I *rei di Stato salentini del 1799 / Nicola Vacca ; prefazione di Mario Agrimi. - rist. fotomeccanica. - Galatina : Congedo, 1999. - 343 p. , [10] c. di tav. ; 25 cm. - Ripr. facs. dell'ed.: Trani : Vecchi & c., 1944
Alla pagina 57 è scritto:
<<D. CARLO SERGIO della terra di Soleto vien notato in diligenza di perduto genio repubblicano per aver assistito e fatto piantare nella publica piazza l’albero della libertà colla bandiera e coppola rossa anche a suono di violini e tamburri, e si girò per il paese gridando: viva la libertà e si fecero delle illuminazioni; si sottopose al mandato,ed indi godè la regal indulgenza.
Carlo Sergio nato in Soleto il 18gennaio1743 dal barone Buonaventura e dalla baronessa Pacenzia Attanasi: Marito di D.(onna) Teresa Renna.>>
Nell’opera stranota di Amilcare Foscarini :
Armerista e notiziario delle famiglie nobili, notabili e feudatarie di Terra d'Otranto estinte e viventi / [di] Amilcare Foscarini. - Lecce : Premiata Tipo-litografia fratelli Lazzaretti di Domenico, 1903. - 234 p. ; 31 cm + [40] tav. genealog. ripieg.
È citato un piccolo trafiletto relativo alla Famiglia Sergio.
Questo è quanto.
Saluti
Giovannimaria Ammassari>>>>(Fine Messaggio Privato)
Ecco che poi il Signor Francesco arditi di Castelvetere interviene sulla Famiglia Sergio:
Preciso sui Sergio e sull'araldica martanese ancora troppo misteriosa
Francesco Arditi di Caste il Dom Nov 08, 2009 3:23 pm
Francesco Arditi di Caste ha scritto:Quanto a questa famiglia è certo che sia originaria soletana. Mi è capitato di approfondire il ramo che Stefano Sergio spostò in Martano a seguito delle nozze con l'ereditiera Silvia Corina (nn conosco le date, ma essi sono i trisnonni della mia bisnonna Silvia Marcucci Monosi, 1900.1989); da essi Gennaro, sposato Capano e poi Scarpa (famiglia martanese con palazzo su via Marconi, dirimpetto al Palazzo Sergio, e con arme parlante), che in I nozze ebbe Ferdinando, che ha avuto Silvia, moglie del dott. Domenico Marcucci, a lungo esule all'estero per le idee liberali, e Vincenzina. Il palazzo dove si sono svolte queste vicende familiari nasce dall'ampliamento di un nucleo originario prospiciente Borgo Terra ingranditosi poi a fine 700 su via Marconi, che ha andamento curvilineo in quanto sorta sull'antichi mura e fossato di Martano, di cui q.c. si vede ancora nella cantine dei palazzi prefati. Il Palazzo Sergio Marcucci Monosi, anche noto come Briganti Scarpa, offre una bellissima arme tardo settecentesca assolutamente misteriosa: Inquartato: nel I al leone passante coronato; nel II al cigno coronato, nel III (ed è l'unica cosa certa) Briganti di Gallipoli; nel IV una caravella sulle onde con vele abbassate. Il Montefusco, nello stemmario blasona tutto Briganti (il che mi sembra poco sostenibile); il buon Marcello Gaballo nn mi ha saputo nemmeno lui illuminare. Ma che ci facevano i Briganti a Martano? cosa hanno a che fare con i Corina (il cui stemma cmq. nn figura)-Scarpa-Sergio-Marcucci? e poi, qual'è l'arme ricollegabile a questi Sergio, che ritengo essere i medesimi imparentati coi Carrozzini (fra l'altro la q.c. implicherebbe una sconosciuta relazione parentale fra i miei bisnonni), e come i rami si relazionano?.
Da nn confondere poi son i Sergio baroni di Vaste fra 1500 e 1600, e sempre residenti in Poggiardo nel bel palazzo rimpetto alla matrice. nel 700 si estinguono nei Sossi di Copertino, che ne aggiungono il cognome e ne inquartano l'arme (che tuttavia Montefusco nn blasona sotto 'Sergio'); poi la famiglia finisce con Giovanna, moglie del Cav. Giacomo Arditi, bisnonni del Marchese Franco Arditi, mio nonno. Per approfondire qs famiglia vi segnalo le belle monografie su Poggiardo e Vaste a cura del Compianto Arciprete Mons. Rausa, e poi l'Arditi nella Corografia a Poggiardo.
Ancora una volta invoco il vs. Aiuto.
Grazie
Ed io ebbi a rispondere:
Giovannimaria Ammassari ha scritto:Benvenuto in questo meraviglioso Forum Signor Francesco Arditi di Castelvetere .
Sono sicuro che il suo apporto sarà fondamentale per comprendere e conoscere più approfonditamente le Famiglie e gli Stemmi del Salento.
Proprio oggi ho pensato ai Sergio ed ai Corina.
Avendo cercato a suo tempo qualcosa a livello genealogico sulla famiglia Corina, mi è sovvenuto il pensiero a quel di Martano(LE).
Sfogliando la monografia su Martano del Professor Mario De Marco, trovo a pagina 52 dello stesso la riproduzione dello stemma Sergio su Palazzo Sergio in Via Costantino. Tra l’altro riesco a leggere solo e solamente da detta foto b/n nel cartiglio al di sotto dello stemma la data
<< MDCCXX ORNAVIT>>.
Questo stemma è blasonato dal Montefusco:
<<All’albero sradicato fondato sulla pianura,sinistrato da un leone rampante,>>
Anche io ho pensato che sia il matrimonio con Corina che con Sergio siano avvenuti in Martano(LE) ma ciò è tutto da verificare.
Grazie per ciò che ha riportato sono certo che sarà utile a tutti .
Saluti
Giovannimaria Ammassari
Ed ancora il nostro buon Francesco Arditi :
Francesco Arditi di Caste ha scritto:Grazie del benvenuto!
Quello stemma Sergio si riferisce a quelli di Vaste- Poggiardo (leone d'argento, linguato e membrato di Rosso e tenente una spada con la branca ds., rampante all'albero sradicato al naturale; abbinato con l'arme Sossi: d'arg al Castello torricellato di tre pezzi e finestrato, accompagnato in capo da 2 stelle di sei r. affiancate alla cometa. Stemma visibile tanto sul palazzo che nella cappella della mia famiglia al L.gomare di Leuca) ed essi sono stati in quella zona almeno da fine 500; ho i riferimenti genealogici, e nn mi sembra probabile che abbiano gemmato una ramo a Soleto: viceversa lo sapremmo!
Sui Corina nn ho potuto approfondire: a Martano c'è un palazzo importante, e poi altri edifici minori in proprietà di certi miei cugini Pensa: ad essi deriva dall'antenata Silvia C., e vi è lo stemma; peraltro, mi dicono che è presente uno stemma con cappello cardinalizio, in quanto la famiglia ha espresso un Cardinale.
Vorrei molto a qs punto legare le due Silvia Sergio mia antenate!
Ed ecco che tornava la discussione partendo da un altro stemma postato dal Signor Francesco Arditi:
Francesco Arditi di Caste ha scritto:cari amici, provo per la prima volta a postare una foto.
Qs arme è ripetuta due volte sul c.d. 'Castello Arditi' a Presicce in c.so Italia. Si tratta dell'ex Palazzo Brunetti-Mezio portato in dote da Carmina Brunetti al marito Accurzio Mezio da Galatina il 1750 ca., e poi un secolo dopo entrato nell'asse della mia famiglia, dal quale poi è successivamente uscito. Nel 1924-26 un mio antenato, il M.se Benedetto, provvide a trasformare il palazzo settecentesco in castello, con apposizione di merlature e di due torri assolutamente nuove. Su qs. ultime ha posto lo stemma allegato, che nn è mezio (basta vedere a Galatina) nè Sossi Sergio (anche se somiglerebbe). Mi date una mano?
grazie[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Ed ecco l’Aggancio ai Sergio e Sossi –Sergio :
Giovannimaria Ammassari ha scritto:Vincenzo D'Aurelio ha scritto:La posizione del leone però nella blasonatura di GiovanMaria non è riportata. Solo dimenticanza? Eppure è un leone addestrato del tutto diverso da quello dei Sergio con il rivoltato. Il dubbio di Francesco si concretizza effettivamente.
Vincenzo il Leone nella blasonatura che ho riportato e che ho tratto da un testo a stampa diceva solo " Leone d'oro".
Ora la posizione del leone a me pare identica, a mio avviso , tra i due stemmi .
Io ho potuto vedere su altro testo a stampa la foto di uno stemma Sossi-Sergio, forse presente in un Palazzo di Poggiardo(LE).
Ora il Leone è nella stessa posizione nei due stemmi quello postato dal signor Francesco e quello da me visto sul testo.
E l'albero del Pino che poco si vede......
Non ti so dire se Rivoltato , Addestrato o altro..........
E poi circa lo Stemma Sossi –Sergio:
Francesco Arditi di Caste ha scritto:Vi aggiungo poi che nel blasonatura ufficiale dei S.S: la Torre è fondata sulla pianura al naturale, e nn su sassi, monti e quant'altro
Ho cercato di raggruppare il tutto che riguardava i Sergio imparentati coi Carrozzini, i Sossi-Sergio, che si estinsero nella Famiglia Arditi di Castelvetere.
Vincenzo parlò del “principio”Sassi”-Sergio, però non è il caso dei Sossi-Sergio.
Non ho quotato circa i "Sassi"-Sergio
Spero di non aver fatto un puor porrì e di aver creato le condizioni per una proficua discussione.
Ad Majora
Giovannimaria Ammassari
Ultima modifica di Giovannimaria Ammassari il Mer Nov 11, 2009 8:30 am - modificato 1 volta.
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
Ben inteso che la famiglia SossiSergio abbia preso il leone dallo stemma dei Sergio (partito: nel I d'azzurro al leone d'argento sovrastato dalle lettere S.C. di nero; nel II d'argento allo scaglione di rosso caricato d'oro), qual è lo stemma originale dei Sossi? Credo che la conoscenza di questo possa dirci qualcosa in più sugli stemmi di Poggiardo e di Presicce.
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Vincenzo D'Aurelio ha scritto:Ben inteso che la famiglia SossiSergio abbia preso il leone dallo stemma dei Sergio (partito: nel I d'azzurro al leone d'argento sovrastato dalle lettere S.C. di nero; nel II d'argento allo scaglione di rosso caricato d'oro), qual è lo stemma originale dei Sossi? Credo che la conoscenza di questo possa dirci qualcosa in più sugli stemmi di Poggiardo e di Presicce.
Intervengo giusto per contribuire con un'immagine dello stemma dei Sergio, come riportato dal Dolce nell'opera citata dal signor Ammassari nel suo "post".
Anche io sono un appassionato di araldica salentina e perciò posseggo una copia del manoscritto di Vincenzo Dolce.
Carolus- Numero di messaggi : 7
Data d'iscrizione : 07.05.09
Località : Milano
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
Ciao Carolus,
questa tua immagine alimenta ancor più le varianti riscontrate tra gli stemmi. Hai notato? Il leone è naturale (mi sembra) anzichè argento, lo scaglione è in una posizione che non so blasonare, mancano le stelle. Di che anno è l'opera del Dolce?
questa tua immagine alimenta ancor più le varianti riscontrate tra gli stemmi. Hai notato? Il leone è naturale (mi sembra) anzichè argento, lo scaglione è in una posizione che non so blasonare, mancano le stelle. Di che anno è l'opera del Dolce?
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
Mi risulta che il notaio Vincenzo Dolce completò la stesura del suo manoscritto nel 1862, ma non lo diede mai alle stampe.Vincenzo D'Aurelio ha scritto:Ciao Carolus,
questa tua immagine alimenta ancor più le varianti riscontrate tra gli stemmi. Hai notato? Il leone è naturale (mi sembra) anzichè argento, lo scaglione è in una posizione che non so blasonare, mancano le stelle. Di che anno è l'opera del Dolce?
La blasonatura che il Dolce fa dello stemma Sergio è la seguente: "... Il suo scudo propriamente è inquartato. Ne’ due quarti a manca in campo di argento sonvi due fascie aurate trasversali. Negli altri in campo celeste sono impressi all’inferiore un Leone rampante da dritta a manca, ed al superiore le iniziali accennate S.C. Tali simboli sono chiari distintivi di nobiltà, di ordine senatorio romano, di ordine cavalleresco del medio evo." (Questo brano è stato già "postato" anche da G. Ammassari).
Carolus- Numero di messaggi : 7
Data d'iscrizione : 07.05.09
Località : Milano
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
Appena guarisco dall'influenza, vado a fotografare gli stemmi dei Carrozzini di Soleto. Vi ricordate che ho illustrato alcune armi di Soleto, poste su palazzi Ottocenteschi e Primi Novecento, erano caratterizzate da carrozza accompagnata da leone e albero? Comparando la seconda parte dello scudo, inserito da Francesco, ricordo perfettamente che nei palazzi soletani vi è la stessa raffigurazione. Si tratterà delle dimore innalzate, quindi, dai Carrozzini-Sergio.
Daniela Bacca- Moderatore
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Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
Della Città di Napoli dal tempo della sua fondazione sino al presente. Memorie storiche di Francesco Ceva GRIMALDI, Napoli, 1857, 682-683 alla nota LXXIII.
"Della famiglia Sergio vi sono documenti che esisteva in Pesto contemporaneamente a quella che stava in Napoli e con la quale ne aveva comune lo stemma cioè il centauro col sagittario in mano, e che questa famiglia era oriunda romana. Nel 932 molto prima della morte dell’ultimo duca Sergio VII i saraceni distrussero la detta città di Pesto, allora Gaspare Sergio nobile pestano con i suoi concittadini edificarono Capaccio vecchio, ivi fecero sorgere la Cattedrale, ed il Sergio edificò in questa la propria cappella, la quale venne ristaurata sotto il Vescovo Fiorentino (1014) come dalla lapide che ancor ivi esiste, quantunque dal tempo assai rosa e maltrattata. Questa Città venne distrutta da Federico II (1247), ed allora ebbe origine Capaccio nuovo più giù; la Cattedrale antica ancora esiste, e dal Reverendo Vescovo monsignor Barone verso il 1837 venne ristaurata coll’antico Episcopio, e vi fece la strada rotabile che la pose in comunicazione con Capaccio nuovo. I documenti di questa famiglia provano, che dal sopraddetto Gaspare nacque Antonello, da costui nacquero Tommaso, e Giovanni-Geronino, da Tommaso nacque Berardino, da questo Baldassarre, da questo Gio.Andrea, e da questo Gio. Andrea Giulio, come dalle investiture successive dei feudi ereditarii. Da Giulio nacquero quattro figli cioè Giovanni-Ferrante, ed altri tre, che non ebbero discendenza. Uno di questi tre fu Jacobo Antonio dottore di legge rinomatissimo a tempo di Carlo V, che gli concedette l’onore dell’aquila reale con un leone erto con un compasso fra gli artigli, arma che d’allora adattarono i Sergio. Tornando a Gio:Geronimo casato in Siracusa, i di lui discendenti si diramarono nella città di Caltanissetta, di Trapani, Messina, e di Lipari. Al ramo di Lipari appartenne Lancio Sergio che rese segnalati servizi al re Ladislao e alla Regina Giovanna II, sicchè venne rivestito di grande autorità, e di feudi di nobili e rustici in Calabria con la data del 1419 di Castelnuovo, con la legalizzazione del conte sir Giovanni Caracciolo gran siniscalco, di Cristofaro Gaetano Maresciallo del regno, Algiusto Ursini maresciallo ec. D’allora la famiglia Sergio venne trapiantata in Calabria; dove mantenne sempre la sua posizione ragguardevole per rango di parentele contratte, e per lo continuato possesso di feudi, conservando sempre lo scudo primitivo della loro famiglia tramandato da Gaspare Sergio Pestano".
"Della famiglia Sergio vi sono documenti che esisteva in Pesto contemporaneamente a quella che stava in Napoli e con la quale ne aveva comune lo stemma cioè il centauro col sagittario in mano, e che questa famiglia era oriunda romana. Nel 932 molto prima della morte dell’ultimo duca Sergio VII i saraceni distrussero la detta città di Pesto, allora Gaspare Sergio nobile pestano con i suoi concittadini edificarono Capaccio vecchio, ivi fecero sorgere la Cattedrale, ed il Sergio edificò in questa la propria cappella, la quale venne ristaurata sotto il Vescovo Fiorentino (1014) come dalla lapide che ancor ivi esiste, quantunque dal tempo assai rosa e maltrattata. Questa Città venne distrutta da Federico II (1247), ed allora ebbe origine Capaccio nuovo più giù; la Cattedrale antica ancora esiste, e dal Reverendo Vescovo monsignor Barone verso il 1837 venne ristaurata coll’antico Episcopio, e vi fece la strada rotabile che la pose in comunicazione con Capaccio nuovo. I documenti di questa famiglia provano, che dal sopraddetto Gaspare nacque Antonello, da costui nacquero Tommaso, e Giovanni-Geronino, da Tommaso nacque Berardino, da questo Baldassarre, da questo Gio.Andrea, e da questo Gio. Andrea Giulio, come dalle investiture successive dei feudi ereditarii. Da Giulio nacquero quattro figli cioè Giovanni-Ferrante, ed altri tre, che non ebbero discendenza. Uno di questi tre fu Jacobo Antonio dottore di legge rinomatissimo a tempo di Carlo V, che gli concedette l’onore dell’aquila reale con un leone erto con un compasso fra gli artigli, arma che d’allora adattarono i Sergio. Tornando a Gio:Geronimo casato in Siracusa, i di lui discendenti si diramarono nella città di Caltanissetta, di Trapani, Messina, e di Lipari. Al ramo di Lipari appartenne Lancio Sergio che rese segnalati servizi al re Ladislao e alla Regina Giovanna II, sicchè venne rivestito di grande autorità, e di feudi di nobili e rustici in Calabria con la data del 1419 di Castelnuovo, con la legalizzazione del conte sir Giovanni Caracciolo gran siniscalco, di Cristofaro Gaetano Maresciallo del regno, Algiusto Ursini maresciallo ec. D’allora la famiglia Sergio venne trapiantata in Calabria; dove mantenne sempre la sua posizione ragguardevole per rango di parentele contratte, e per lo continuato possesso di feudi, conservando sempre lo scudo primitivo della loro famiglia tramandato da Gaspare Sergio Pestano".
Ultima modifica di Vincenzo D'Aurelio il Mer Nov 11, 2009 9:07 pm - modificato 3 volte.
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
credo ci sia molta confusione su quanto si stia discutendo e qulle poche certezze che avevamo all'inizio stiano diventando sempre più nebulose. Quel poco di certo che avevamo lo stiamo perdendo per strada.
Intanto benvenuto a Carolus in questo forum e grazie per l'immagine postata. Devo però dire che il Dolce come cognizioni araldiche è molto ma molto deficitario e la descrizione che ne dà dello stemma non corrisponde in quasi niente. Notevole incongruenza tra quanto prova a blasonare e la realtà dello stemma incluso nella sua raccolta e che Carolus ci ha offerto. Che abbia pubblicato un libro sul tema non vuol dire che sia attendibile. Ho letto su Anxa tutta la serie degli stemmi gallipolini e solo in rare occasioni ha azzeccato la descrizione. Forse sarà stato bravo come storico (ma non lo so perchè non conosco l'opera) ma come araldista lasciava molto a desiderare. Come si fa a definire inquartato lo stemma postato da Carolus? e quelle orribili "traverse" da dove le prende? evidente, solo per citare un esempio, che non aveva la benchè minima cognizione di stemmi. Mi è sembrato, nella galleria di stemmi pubblicati su Anxa, che non conoscendo l'araldica forse li ha anche ritratti male.
Intanto benvenuto a Carolus in questo forum e grazie per l'immagine postata. Devo però dire che il Dolce come cognizioni araldiche è molto ma molto deficitario e la descrizione che ne dà dello stemma non corrisponde in quasi niente. Notevole incongruenza tra quanto prova a blasonare e la realtà dello stemma incluso nella sua raccolta e che Carolus ci ha offerto. Che abbia pubblicato un libro sul tema non vuol dire che sia attendibile. Ho letto su Anxa tutta la serie degli stemmi gallipolini e solo in rare occasioni ha azzeccato la descrizione. Forse sarà stato bravo come storico (ma non lo so perchè non conosco l'opera) ma come araldista lasciava molto a desiderare. Come si fa a definire inquartato lo stemma postato da Carolus? e quelle orribili "traverse" da dove le prende? evidente, solo per citare un esempio, che non aveva la benchè minima cognizione di stemmi. Mi è sembrato, nella galleria di stemmi pubblicati su Anxa, che non conoscendo l'araldica forse li ha anche ritratti male.
Ultima modifica di Marcello il Mer Nov 11, 2009 6:39 pm - modificato 1 volta.
Ospite- Ospite
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
rimango ancora molto perplesso, per le ragioni su esposte, circa l'accostabilità degli stemmi di Presicce ai S.S., sicuramente per le ragioni storiche che ci portano piuttosto ai Brunetti-Mezio. Plausibile al più un riutilizzo da parte di mio zio Benedetto, molto uso all'ofaneria (appese sulla scala la Croce di Malta, e ribattezzò l'isolato del suo castello 'isola Marchese Arditi'.
Rimango ancora più perplesso quando leggo i suggerimenti di Daniela circa la trasmigrazione di figure araldiche da uno scudo ad un altro: piuttosto avrebbero inquartato, partito, spaccato, ma con la conservazione cmq di campi distinti! (chiedo conferma a Marcello)
Dei Sossi so che erano benestanti copertinesi, e che possedevano anche in Poggiardo, dove si era trasferito Gioacchino che nel 1739 con Nicoletta Sergio, primogenita, e poi erede del cognome e del titolo (ma il feudo era stato abbondantemente alienato, tanto che gli ultimi signori utili di Vaste furono i de Marco [don Girolamo, padre di Costanza sp. e divisa Palmieri di martignano, e poi madre adottiva dell'Avv. Raf de Viti di Terlizzi, da cui i de viti de marco di casamassella, ma è un'altra storia]) frat di Gioacc Fr.sco Nicola e don Giuseppe
Rimango ancora più perplesso quando leggo i suggerimenti di Daniela circa la trasmigrazione di figure araldiche da uno scudo ad un altro: piuttosto avrebbero inquartato, partito, spaccato, ma con la conservazione cmq di campi distinti! (chiedo conferma a Marcello)
Dei Sossi so che erano benestanti copertinesi, e che possedevano anche in Poggiardo, dove si era trasferito Gioacchino che nel 1739 con Nicoletta Sergio, primogenita, e poi erede del cognome e del titolo (ma il feudo era stato abbondantemente alienato, tanto che gli ultimi signori utili di Vaste furono i de Marco [don Girolamo, padre di Costanza sp. e divisa Palmieri di martignano, e poi madre adottiva dell'Avv. Raf de Viti di Terlizzi, da cui i de viti de marco di casamassella, ma è un'altra storia]) frat di Gioacc Fr.sco Nicola e don Giuseppe
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
Marcello ha scritto:credo ci sia molta confusione su quanto si stia discutendo e qulle poche certezze che avevamo all'inizio stiano diventando sempre più nebulose. Quel poco di certo che avevamo lo stiamo perdendo per strada.
Marcello,Vincenzo ho impiegato molto tempo per quotare e riportare tutti i messaggi inerenti la discussione sui SERGIO di Soleto(LE), di Martano (LE) i SOSSI-SERGIO di Poggiardo(LE), come chiesto dal Signor Francesco Arditi.
Ora si scrive dei "SASSI"-SERGIO delle due Calabrie.....................
Provo ad inserire la fotografia dello stemma in pietra leccese posto in Martano(LE) su di un Palazzo che fù dei SERGIO:
Ecco la foto:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Non sò se è visibile.
Cerchiamo di riportare la discussione circa i SERGIO di Soleto(LE), di Martano (LE) i SOSSI-SERGIO di Poggiardo(LE).
Circa lo stemma riportato dal Dolce, credo si riferisca allo Stemma che usava la persona di Francesco di Paola SERGIO; già sindaco di Gallipoli, e forse non quello del suo Casato.
Cosa si può pensare??????''''''
Attendiamo buone nuove.
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
qs stemma mi sembra prorpio calzante e in quasi tutto similare a quello di Poggiardo!
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
Confesso di essere impegnata da due giorni nella lettura di questo topic e di quello correlato ...
e non è che ci abbia capito granchè...
c'è una confusione....
Se ho ben capito quei due stemmi da Presicce dovrebbero essere situati su due torri recenti aggiunte al palazzo settecentesco, ma a dire il vero nè l'uno n'è l'altro sembrano così recenti...
Se si potesse avere una foto dell'insieme non sarebbe male, anche perchè la colonnina sottostante lo stemma all'angolo non ha l'aria di una cosa liberty (mi pare di aver letto che le torri furono aggiunte negli anni '20).
Lo stemma di Poggiardo mi sembra molto verosimilmente settecentesco ed è un classico partito, ma lo non vedrei estraneo a quelli di Presicce perchè mi è capitato di vedere figure araldiche di stemmi partiti, uniti in un unico scudo, anche se in esemplari del '900.
Direi che, come già prospettato da Giovannimaria, la cosa più semplice da fare sia quella di ordinare cronologicamente gli stemmi simili e cercare di capire l'evoluzione dell'arma Sergio e Sossi Sergio.
Cerchiamo allora di schematizzare gli elementi che abbiamo, ovvero di postare di nuovo gli stemmi ordinati con collocazione (paese, palazzo e proprietari conosciuti, presunta o certa attribuzione) e poi di ragionarci sopra, altrimenti perdiamo l'orientamento.
Per concludere, porto la testimonianza dei Sergio calabresi, citati nell'opera del Ceva Grimaldi. Essi fiorirono a Castelvetere (odierna Caulonia) e a Gerace; la loro arma fu quella originaria della famiglia, ma anche qui troviamo varianti. Gli esemplari più conservati si trovano su una lapide tombale del 1602, prelevata da una chiesa di Castelvetere ma oggi in coll. privata a Siderno Marina: di [...] al Centauro inalberato, sostenuto da [...], tenente nella destra un ramo d'ulivo, nella sinistra l'arco e la freccia; nella cornice intorno allo scudo è riportato il motto: Sergest. usque domus tenet a quo Sergia Nomen
Il secondo stemma è del 1765, ed è collocato in due esemplari sull'altare del SS. Sacramento nella chiesa Matrice di Castelvetere-Caulonia: d'azzurro, al Centauro inalberato, sostenuto da un monte di tre cime all'italiana, tenente nella destra un ramo d'ulivo.
E' ovvio che la seconda variante, poichè realizzata in piccola scala e ad intarsio policromo, non poteva contenere gli elementi del primo, tuttavia si assiste ad una trasformazione dell'elemento che sostiene il centauro e alla semplificazione degli oggetti tenuti dallo stesso.
Insomma le varianti non sono così rare in araldica, tutt'altro!!
Mi viene da fare un'altra considerazione: e se il leone dei Sergio salentini tenesse nella branca il ramo d'ulivo tipico dell'arma originaria della famiglia?
e non è che ci abbia capito granchè...
c'è una confusione....
Se ho ben capito quei due stemmi da Presicce dovrebbero essere situati su due torri recenti aggiunte al palazzo settecentesco, ma a dire il vero nè l'uno n'è l'altro sembrano così recenti...
Se si potesse avere una foto dell'insieme non sarebbe male, anche perchè la colonnina sottostante lo stemma all'angolo non ha l'aria di una cosa liberty (mi pare di aver letto che le torri furono aggiunte negli anni '20).
Lo stemma di Poggiardo mi sembra molto verosimilmente settecentesco ed è un classico partito, ma lo non vedrei estraneo a quelli di Presicce perchè mi è capitato di vedere figure araldiche di stemmi partiti, uniti in un unico scudo, anche se in esemplari del '900.
Direi che, come già prospettato da Giovannimaria, la cosa più semplice da fare sia quella di ordinare cronologicamente gli stemmi simili e cercare di capire l'evoluzione dell'arma Sergio e Sossi Sergio.
Cerchiamo allora di schematizzare gli elementi che abbiamo, ovvero di postare di nuovo gli stemmi ordinati con collocazione (paese, palazzo e proprietari conosciuti, presunta o certa attribuzione) e poi di ragionarci sopra, altrimenti perdiamo l'orientamento.
Per concludere, porto la testimonianza dei Sergio calabresi, citati nell'opera del Ceva Grimaldi. Essi fiorirono a Castelvetere (odierna Caulonia) e a Gerace; la loro arma fu quella originaria della famiglia, ma anche qui troviamo varianti. Gli esemplari più conservati si trovano su una lapide tombale del 1602, prelevata da una chiesa di Castelvetere ma oggi in coll. privata a Siderno Marina: di [...] al Centauro inalberato, sostenuto da [...], tenente nella destra un ramo d'ulivo, nella sinistra l'arco e la freccia; nella cornice intorno allo scudo è riportato il motto: Sergest. usque domus tenet a quo Sergia Nomen
Il secondo stemma è del 1765, ed è collocato in due esemplari sull'altare del SS. Sacramento nella chiesa Matrice di Castelvetere-Caulonia: d'azzurro, al Centauro inalberato, sostenuto da un monte di tre cime all'italiana, tenente nella destra un ramo d'ulivo.
E' ovvio che la seconda variante, poichè realizzata in piccola scala e ad intarsio policromo, non poteva contenere gli elementi del primo, tuttavia si assiste ad una trasformazione dell'elemento che sostiene il centauro e alla semplificazione degli oggetti tenuti dallo stesso.
Insomma le varianti non sono così rare in araldica, tutt'altro!!
Mi viene da fare un'altra considerazione: e se il leone dei Sergio salentini tenesse nella branca il ramo d'ulivo tipico dell'arma originaria della famiglia?
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
Rispondo volentieri alla richiesta di Fiore e pubblico qualche foto per contestualizzare meglio: evito di postare il portone, ovè lo stemma Arditi, e metto le due torri, nonchè la facciata laterale che è rimasta genuina: sul portone di quest'ultima c'è lo stemma poco leggibile che posto e che cmq mi sembra molto simile a quelli di cui lungamente stiamo discutendo!
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
cara Fiore, grazie per il centauro. Effettivamente mi frullava in testa...
Ho davanti a me la guida verde di martano (p. 51, n. 82;ed Congedo) e davanti lo stemma di palazzo Briganti Sergio (marcucci-monosi, come detto), di cui aveva postato la blasonatura dello Stemmario di montefusco, il quale dava al I quarto un leone. A bene vedere si tratta proprio di un centauro poggiato sulle zampe posteriori e recante in mano un q.c. (nn distinguo monti, nè se trattasi di arco, frecce o ulivo). Ad ogni modo la cosa mi sorprende positivamente. Nella III parte Briganti di gallipoli (il leone su tre monti; il sole orrizontale a sinistra; secondo gli smalti del citato Dolce, e quindi nel municipio vecchio di Gallipoli, il fondo è spaccato argento/azzurro...Purtroppo nn posso scanerrizzare, ma sono certo che ognuno a casa avrà q.c. di Martano...
Ho davanti a me la guida verde di martano (p. 51, n. 82;ed Congedo) e davanti lo stemma di palazzo Briganti Sergio (marcucci-monosi, come detto), di cui aveva postato la blasonatura dello Stemmario di montefusco, il quale dava al I quarto un leone. A bene vedere si tratta proprio di un centauro poggiato sulle zampe posteriori e recante in mano un q.c. (nn distinguo monti, nè se trattasi di arco, frecce o ulivo). Ad ogni modo la cosa mi sorprende positivamente. Nella III parte Briganti di gallipoli (il leone su tre monti; il sole orrizontale a sinistra; secondo gli smalti del citato Dolce, e quindi nel municipio vecchio di Gallipoli, il fondo è spaccato argento/azzurro...Purtroppo nn posso scanerrizzare, ma sono certo che ognuno a casa avrà q.c. di Martano...
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
Provo a fare qualche conclusione da quanto ho visto:
1) la torre con le aperture neogotiche è aggiunta e lo dimostra anche l'apposizione dell'epigrafe con il motto Arditi post fata resurgo (lei forse ha documenti che attestano restauri del 1924, ma a me sembra un classico adattamento neogotico di fine ottocento) perciò lo stemma è una replica di quello angolare.
2) la seconda torre in realtà non è tale, ma è un'ala del palazzo originario a cui sono state aggiunte solo le merlature e sono state rese in forme gotiche le finestre del piano terra.
Lo stemma all'angolo, pertanto, è coevo alla realizzazione del palazzo. La sua datazione dovrebbe essere tra XVII sec. e XVIII sec., ma non saprei essere più precisa perchè non conosco nei dettagli le forme d'arte locale.
Per il titolare dell'arma, è ovvio che guarderei le ascendenze dei Brunetti, che mi pare siano stati i costruttori del palazzo, dunque escluderei le ascendenze Arditi, che qualcuno aveva proposto di guardare, perchè entrati in possesso dell'immobile solo a metà ottocento.
Dunque se si ipotizza una titolarità Sossi-Sergio dello stemma (cosa che mi sembra a questo punto un po' dubbia..., visto che rimarrebbe fuori dall'arma la famiglia che ha realizzato l'opera), si dovrebbe vedere di agganciarlo a questa genealogia.
Piuttosto mi convince la pertinenza del leone recante il ramo d'ulivo nella branca ai Brunetti, e in questo caso però si troverebbe nella partizione femminile, dunque sarebbe uno stemma successivo al matrimonio su ricordato Brunetti-Mezio, nel quale il palazzo stesso viene portato in dote.
...però Giovannimaria ha scritto che lo stemma Mezio non è una torre...dunque siamo al punto di partenza...
1) la torre con le aperture neogotiche è aggiunta e lo dimostra anche l'apposizione dell'epigrafe con il motto Arditi post fata resurgo (lei forse ha documenti che attestano restauri del 1924, ma a me sembra un classico adattamento neogotico di fine ottocento) perciò lo stemma è una replica di quello angolare.
2) la seconda torre in realtà non è tale, ma è un'ala del palazzo originario a cui sono state aggiunte solo le merlature e sono state rese in forme gotiche le finestre del piano terra.
Lo stemma all'angolo, pertanto, è coevo alla realizzazione del palazzo. La sua datazione dovrebbe essere tra XVII sec. e XVIII sec., ma non saprei essere più precisa perchè non conosco nei dettagli le forme d'arte locale.
Per il titolare dell'arma, è ovvio che guarderei le ascendenze dei Brunetti, che mi pare siano stati i costruttori del palazzo, dunque escluderei le ascendenze Arditi, che qualcuno aveva proposto di guardare, perchè entrati in possesso dell'immobile solo a metà ottocento.
Dunque se si ipotizza una titolarità Sossi-Sergio dello stemma (cosa che mi sembra a questo punto un po' dubbia..., visto che rimarrebbe fuori dall'arma la famiglia che ha realizzato l'opera), si dovrebbe vedere di agganciarlo a questa genealogia.
Piuttosto mi convince la pertinenza del leone recante il ramo d'ulivo nella branca ai Brunetti, e in questo caso però si troverebbe nella partizione femminile, dunque sarebbe uno stemma successivo al matrimonio su ricordato Brunetti-Mezio, nel quale il palazzo stesso viene portato in dote.
...però Giovannimaria ha scritto che lo stemma Mezio non è una torre...dunque siamo al punto di partenza...
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
provo anch'io a formulare le mie conclusioni:
1 a Poggiardo abbiamo tratteggiato la vicenda dei S. poi S.S. con stemma fondamentalmente caratterizzato da leone rampante al pino naturale;
2 a Martano abbiamo un palazzo Sergio con uno stemma fondamentalmente uguale al prec.; a Martano la famiglia arriva da Soleto; Vi è ancora un altro palazzo Sergio con uno stemma con 4 q., di cui il primo reca un altro stemma: il centauro;
3 in Calabria abbiamo due notizie certe circa una famiglia S. con il centauro per stemma;
4 a Gallipolila famiglia S. aveva uno stemma ancora differente, ma le fonti la vogliono giunta da Soleto..
Abbiamo allora 3 stemmi relativi ad uno stesso cognome,e tre famiglie, due salentine (Vaste-Poggiardo e Soleto-Martano; Gallipoli?) ed una calabrese?
dite mi la vostra
1 a Poggiardo abbiamo tratteggiato la vicenda dei S. poi S.S. con stemma fondamentalmente caratterizzato da leone rampante al pino naturale;
2 a Martano abbiamo un palazzo Sergio con uno stemma fondamentalmente uguale al prec.; a Martano la famiglia arriva da Soleto; Vi è ancora un altro palazzo Sergio con uno stemma con 4 q., di cui il primo reca un altro stemma: il centauro;
3 in Calabria abbiamo due notizie certe circa una famiglia S. con il centauro per stemma;
4 a Gallipolila famiglia S. aveva uno stemma ancora differente, ma le fonti la vogliono giunta da Soleto..
Abbiamo allora 3 stemmi relativi ad uno stesso cognome,e tre famiglie, due salentine (Vaste-Poggiardo e Soleto-Martano; Gallipoli?) ed una calabrese?
dite mi la vostra
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
Ho risposto per come la vedo: mi sento di dire che se non si fa un "Albero genealogico" degli stemmi, non si capirà facilmente la questione. E poi c'è da vedere se la famiglia Sergio salentina sia la stessa napoletano-campana e calabrese...e ancora se tutte le famiglie Sergio attestate nel Salento siano originate dallo stesso ceppo o se ci sia solo omonimia...Francesco Arditi di Caste ha scritto:provo anch'io a formulare le mie conclusioni:
1 a Poggiardo abbiamo tratteggiato la vicenda dei S. poi S.S. con stemma fondamentalmente caratterizzato da leone rampante al pino naturale;
2 a Martano abbiamo un palazzo Sergio con uno stemma fondamentalmente uguale al prec.; a Martano la famiglia arriva da Soleto; Vi è ancora un altro palazzo Sergio con uno stemma con 4 q., di cui il primo reca un altro stemma: il centauro;
Tra tutti gli stemmi pugliesi dei Sergio si dovrebbe fare una classificazione cronologica e vedere quale sia la versione più antica, per poi capire le variazioni dello stemma nel tempo e nei nuovi luoghi di domicilio della famiglia. Talvolta dalla vetustà dello stemma si capisce se la variazione è dovuta ad una normale evoluzione dello stemma stesso o se proprio il ramo trasferitosi in altra sede abbia volutamente variato (o meglio "brisato") l'originaria arma.
3 in Calabria abbiamo due notizie certe circa una famiglia S. con il centauro per stemma;
A giudicare da quanto scrive il Ceva Grimaldi, questo è lo stemma originario dei Sergio di Pesto-Capaccio e di Napoli, passato poi al ramo calabrese. E' certo che il ramo calabrese ebbe sempre il centauro anche se con qualche piccola variante dovuta, secondo me, al materiale e alla tecnica con cui esso venne realizzato.
E comunque il nostro Hilarion ripete sempre che uno stemma tende a variare man mano che si allontana nello spazio e nel tempo dalla sua versione originale, ed io, sulla scorta della mia esperienza "sul campo", gli dò pienamente ragione
4 a Gallipolila famiglia S. aveva uno stemma ancora differente, ma le fonti la vogliono giunta da Soleto..
Abbiamo allora 3 stemmi relativi ad uno stesso cognome,e tre famiglie, due salentine (Vaste-Poggiardo e Soleto-Martano; Gallipoli?) ed una calabrese?
dite mi la vostra
...e questo ce lo può dire Giovannimaria che ha quotidiana esperienza genealogica salentina...
Ma, Sergio a parte, cosa mi dice Francesco Arditi degli stemmi del palazzo-castello di Presicce?
Può essere di una Brunetti quel leone che tiene in mano il ramoscello? E la torre può essere del marito di una Brunetti che prese il possesso del castello maritale nomine tra XVII e XVIII sec.?
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
mAH, IN RELATà IL CASTELLO ALL'EPOCA DI QUEL MATRIMONIO TALE NN ERA...E POI LO STEMMA DI ACCURZIO MEZIO RAFFIGURA UN DESTROCHIERO TENENTE TRE FIORI DISPOSTI IN SBARRA IN PALO ED IN BANDA: QS ARMA NN L'HO MAI VEDUTA IN PRESICCE (VI ERA UN ALTARE DI PATRONATO BRUNETTI.MEZIO MA è STATO DEMOLITO), MA BENSì IN GALATINA DOVE LA FAMIGLIA SI è SVILUPPATA ED è FIORITA DAL 500 AL 900, VIVENDO ANCHE UNA BREVE VICENDA FEUDALE A FINE 700 CON L'ACQUISTO DELLA BARONIA DI TABELLE (PICCOLO FEUDO RUSTICO TRA GALATINA E GALàTONE). dEI BRUNETTI POI NN SO PROPRIO NULLA, TRANNE APPUNTO CHE CARMINA ERA L'ULTIMA DI SUA CASA, O FORSE DEL RAMO PATERNO, ED HA SPOSATO ACCURZIO MEZIO (MA QUALCUNO SPERO CI FACCIA UNA BELLA SORPRESA...).
qUANTO ALLE VICENDE DI cASA-E sERGIO, SONO CONTENTO DI QUELLO CHE SIAMO RIUSCITI A RACCOGLIERE, MA FRANCAMENTE RESTO MOLTO PERPLESSO PER LE 2 IDENTITà DEL cENTAURO (S. DI CALABRIA E DI MARTANO-SOLETO, E INTENDO IL PALAZZO DELLA MAMMA DI MIA NONNA) E DELL'ALBERO COL LEONE RAMP (ALTRI S. IN MARTANO, E SOSSI SERGIO DI POGGIARDO); E POI ANCORA, NEGLI ALTRI QUARTI DELLO STEMMA COL CENTAURO, DUE ARMI NN ATTRIBUITE, IL CIGNO CORONATO E LA CARAVELLE CON VELE ABBASSATE SULLE ONDE...
INVOCO L'AIUTO DEGLI ESPERTI
qUANTO ALLE VICENDE DI cASA-E sERGIO, SONO CONTENTO DI QUELLO CHE SIAMO RIUSCITI A RACCOGLIERE, MA FRANCAMENTE RESTO MOLTO PERPLESSO PER LE 2 IDENTITà DEL cENTAURO (S. DI CALABRIA E DI MARTANO-SOLETO, E INTENDO IL PALAZZO DELLA MAMMA DI MIA NONNA) E DELL'ALBERO COL LEONE RAMP (ALTRI S. IN MARTANO, E SOSSI SERGIO DI POGGIARDO); E POI ANCORA, NEGLI ALTRI QUARTI DELLO STEMMA COL CENTAURO, DUE ARMI NN ATTRIBUITE, IL CIGNO CORONATO E LA CARAVELLE CON VELE ABBASSATE SULLE ONDE...
INVOCO L'AIUTO DEGLI ESPERTI
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
Ringrazio Marilisa per essere intervenuta in questa discussione e per le parole rivoltemi.
Invero, ci siamo un po’ persi e ritrovati,come spesso accade in queste discussioni.
Ora io mi chiedo,questo stemma ,soprattutto questo:
Ora Marilisa dice :
La fattura, ne fa ipotizzare la datazione???????????
Anche il Signor Francesco Arditi aveva ipotizzato ciò.
Lo Stesso Signor Francesco Arditi aveva scritto :
Ora questo Stemma ha portato la discussione ai Sossi-Sergio ed ai Brunetti visto il Leone che regge il ramo di ulivo in tre foglie.
Ho ricopiato uno Stemma dei Brunetti e lo inserisco scusandomi per la brutta copia di un originale riproduzione già malriuscita:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Ora sono in perfetta sintonia con Marilisa quando scrive :
E qui non posso che accettare questa giusta ipotesi.
Quindi bisognerebbe indagare sulla discendenza e sull’ascendenza dei Brunetti ed i loro imparentamenti.
Quindi tenendo presente i Brunetti bisogna come scrive Marilisa:
Ora lo Stemma era importante,credo, ne dava importanza anche il Marchese Benedetto Arditi.
Sono dell’idea anche io che sia appartenuto agli ascendenti o discendenti dei Brunetti.
Il matrimonio Brunetti-Mezio è:
Infatti da ultimo il Signor Francesco Arditi ha scritto :
Quindi se Carmina Brunetti era l’ultima discendente dei Brunetti bisogna indagare sugli ascendenti suoi e no già sui discendenti.
Per quanto riguarda i Sossi-Sergio e lo Stemma Briganti-Sergio presente in Martano(LE) sul Palazzo già Marcucci ho provato a scannerizzare la foto dalla Guida Verde di Martano citata dal Signor Francesco Arditi :
<< Guida di Martano : dal Medioevo bizantino all'eta contemporanea / Antonio Costantini, Luigi Manni, Mario Cazzato ; foto di Franco De Vito. - Galatina : Congedo, stampa 1995. - 120 p. : ill. ; 22 cm.>>
Dalla pagina 51 Figura 82:
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Da questo non credo si possa ripartire nella discussione.
Io ipotizzerei un coinvolgimento dei Brunetti e quindi uno stemma che raffigura anche se non in maniera visibile ora uno stemma partito per un precedente matrimonio tra due Famiglie, di cui una era Brunetti .
Un Saluto ed un abbraccio a tutti nella speranza si possa ancora scrivere proficue parole.
Giovannimaria
PS: Solo alle ore 16:00 di oggi mi hanno riattivato l'ADSL per questo non ho potuto scrivere.
Invero, ci siamo un po’ persi e ritrovati,come spesso accade in queste discussioni.
Ora io mi chiedo,questo stemma ,soprattutto questo:
Nel particolare :
.
Ora Marilisa dice :
Si anche io ipotizzo ciò, questo stemma fu posto come chiave di arco dal Marchese Benedetto Arditi ??, lo trovò nel Palazzo, o in altro luogo???? Era giacente nel giardino?????????Lo fece scolpire nel 1924.da Fiore ha scritto:Provo a fare qualche conclusione da quanto ho visto:
1) la torre con le aperture neogotiche è aggiunta e lo dimostra anche l'apposizione dell'epigrafe con il motto Arditi post fata resurgo (lei forse ha documenti che attestano restauri del 1924, ma a me sembra un classico adattamento neogotico di fine ottocento) perciò lo stemma è una replica di quello angolare.
La fattura, ne fa ipotizzare la datazione???????????
Anche il Signor Francesco Arditi aveva ipotizzato ciò.
Lo Stemma angolare è questo:Francesco Arditi di Caste ha scritto:mmm...non di recente, ritengo che lo stemma sull'angolo fosse pù vecchio, e poi fatto copiare sulla II torre per simmetria...
Lo Stesso Signor Francesco Arditi aveva scritto :
Francesco Arditi di Caste ha scritto: Su qs. ultime ha posto lo stemma allegato, che nn è Mezio (basta vedere a Galatina) nè Sossi-Sergio (anche se somiglierebbe).]
Ora questo Stemma ha portato la discussione ai Sossi-Sergio ed ai Brunetti visto il Leone che regge il ramo di ulivo in tre foglie.
Ho ricopiato uno Stemma dei Brunetti e lo inserisco scusandomi per la brutta copia di un originale riproduzione già malriuscita:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
Ora sono in perfetta sintonia con Marilisa quando scrive :
da Fiore ha scritto: Per il titolare dell'arma, è ovvio che guarderei le ascendenze dei Brunetti, che mi pare siano stati i costruttori del palazzo, dunque escluderei le ascendenze Arditi, che qualcuno aveva proposto di guardare, perchè entrati in possesso dell'immobile solo a metà ottocento.
Dunque se si ipotizza una titolarità Sossi-Sergio dello stemma (cosa che mi sembra a questo punto un po' dubbia..., visto che rimarrebbe fuori dall'arma la famiglia che ha realizzato l'opera), si dovrebbe vedere di agganciarlo a questa genealogia.
E qui non posso che accettare questa giusta ipotesi.
Quindi bisognerebbe indagare sulla discendenza e sull’ascendenza dei Brunetti ed i loro imparentamenti.
Quindi tenendo presente i Brunetti bisogna come scrive Marilisa:
Non ho scritto io dello stemma Mezio ma il Signor Francesco Arditi:da Fiore ha scritto:
Piuttosto mi convince la pertinenza del leone recante il ramo d'ulivo nella branca ai Brunetti, e in questo caso però si troverebbe nella partizione femminile, dunque sarebbe uno stemma successivo al matrimonio su ricordato Brunetti-Mezio, nel quale il palazzo stesso viene portato in dote.
...però Giovannimaria ha scritto che lo stemma Mezio non è una torre...dunque siamo al punto di partenza...
Francesco Arditi di Caste ha scritto: Su qs. ultime ha posto lo stemma allegato, che nn[NON] è Mezio (basta vedere a Galatina) nè Sossi-Sergio (anche se somiglierebbe).]
Ora lo Stemma era importante,credo, ne dava importanza anche il Marchese Benedetto Arditi.
Sono dell’idea anche io che sia appartenuto agli ascendenti o discendenti dei Brunetti.
Il matrimonio Brunetti-Mezio è:
Per questo penso come anche avevo scritto, bisogna ricostruire le genealogie dei proprietari, certo quelle dei proprietari più antichi,ovvero dei Brunetti.Francesco Arditi di Caste ha scritto: ex Palazzo Brunetti- Mezio portato in dote da Carmina Brunetti al marito Accurzio Mezio da Galatina il 1750 ca., e poi un secolo dopo entrato nell'asse della mia famiglia, dal quale poi è successivamente uscito.
Infatti da ultimo il Signor Francesco Arditi ha scritto :
Francesco Arditi di Caste ha scritto:MAH, IN RELATA’ IL CASTELLO ALL'EPOCA DI QUEL MATRIMONIO TALE NN ERA...E POI LO STEMMA DI ACCURZIO MEZIO RAFFIGURA UN DESTROCHIERO TENENTE TRE FIORI DISPOSTI IN SBARRA IN PALO ED IN BANDA: QS ARMA NN L'HO MAI VEDUTA IN PRESICCE (VI ERA UN ALTARE DI PATRONATO BRUNETTI MEZIO MA E’ STATO DEMOLITO), MA BENSì IN GALATINA DOVE LA FAMIGLIA SI E’ SVILUPPATA ED E’ FIORITA DAL 500 AL 900, VIVENDO ANCHE UNA BREVE VICENDA FEUDALE A FINE 700 CON L'ACQUISTO DELLA BARONIA DI TABELLE (PICCOLO FEUDO RUSTICO TRA GALATINA E GALATONE). DEI BRUNETTI POI NN SO PROPRIO NULLA, TRANNE APPUNTO CHE CARMINA ERA L'ULTIMA DI SUA CASA, O FORSE DEL RAMO PATERNO, ED HA SPOSATO ACCURZIO MEZIO (MA QUALCUNO SPERO CI FACCIA UNA BELLA SORPRESA...).
QUANTO ALLE VICENDE DI CASA-E SERGIO, SONO CONTENTO DI QUELLO CHE SIAMO RIUSCITI A RACCOGLIERE, MA FRANCAMENTE RESTO MOLTO PERPLESSO PER LE 2 IDENTITA’ DEL CENTAURO (S. DI CALABRIA E DI MARTANO-SOLETO, E INTENDO IL PALAZZO DELLA MAMMA DI MIA NONNA) E DELL'ALBERO COL LEONE RAMP (ALTRI S. IN MARTANO, E SOSSI SERGIO DI POGGIARDO); E POI ANCORA, NEGLI ALTRI QUARTI DELLO STEMMA COL CENTAURO, DUE ARMI NN ATTRIBUITE, IL CIGNO CORONATO E LA CARAVELLE CON VELE ABBASSATE SULLE ONDE...
INVOCO L'AIUTO DEGLI ESPERTI
Quindi se Carmina Brunetti era l’ultima discendente dei Brunetti bisogna indagare sugli ascendenti suoi e no già sui discendenti.
Per quanto riguarda i Sossi-Sergio e lo Stemma Briganti-Sergio presente in Martano(LE) sul Palazzo già Marcucci ho provato a scannerizzare la foto dalla Guida Verde di Martano citata dal Signor Francesco Arditi :
<< Guida di Martano : dal Medioevo bizantino all'eta contemporanea / Antonio Costantini, Luigi Manni, Mario Cazzato ; foto di Franco De Vito. - Galatina : Congedo, stampa 1995. - 120 p. : ill. ; 22 cm.>>
Dalla pagina 51 Figura 82:
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Da questo non credo si possa ripartire nella discussione.
Io ipotizzerei un coinvolgimento dei Brunetti e quindi uno stemma che raffigura anche se non in maniera visibile ora uno stemma partito per un precedente matrimonio tra due Famiglie, di cui una era Brunetti .
Un Saluto ed un abbraccio a tutti nella speranza si possa ancora scrivere proficue parole.
Giovannimaria
PS: Solo alle ore 16:00 di oggi mi hanno riattivato l'ADSL per questo non ho potuto scrivere.
Re: SOSSI SERGIO DI POGGIARDO; SERGIO DI SOLETO
GRAZIE GIOVANNI MARIA PER IL PREZIOSO RIEPILOGO CHE IO NN SAREI IN GRADO DI FARE, E PER AVER SCANNERIZZATO L'ARME MARTANESE, CHE ORA FIORE POTRà VEDERE A CONFRONTARE CON QUELLI DI GIOIOSA J. (CI POTESSE MAGARI POSTARE UNA FOTO DEL SUO CENTAURO...)
CIRCA LE DOMANDE CHE MI RIVOLGI, PROVO A RISPONDERTI:
HO INTERROGATO MIA ZIA CHE è NATA NEL PALAZZO IN QUESTIONE UN NUMERO SUFFICIENTE DI ANNI PRIMA CHE FOSSE TRASFORMATO, E CHE RICORDA CHE PROPRIETARIO SUO NONNO (IL MIO TRISNONNO EPONIMO, PRONIPOTE DEI MEZIO VIA SOSSI SERGIO E DONATARIO DI QUELL'ASSE NEL 1872) C'ERA UNO STEMMA, E CHE POI SUO ZIO NE HA AGGIUNTO ALTRI DA LUI ORDINATI EX NOVO: OGGI SU UNA BREVE FRONTE, CHE SI INTRAVEDE, VI SONO 4 STEMMI: I DUE DI CUI DISCUTIAMO SONO I PIù ESTERNI, IN MEZZO CE NE SONO DUE ARDITI, UNO SETTECENTESCO O SIMILSETTE, CHE PERò è MOLTO COPERTO DA UNA QUERCIA, ED UNO PURE POSTATO CERTAMENTE RISALENTE AL RESTAURO E POSTO SUL PORTONE. ORA MIA ZIA NN RICORDA SE PRIMA DEL RESTAURO LO STEMMA PRESENTE FOSSE ARDITI, O IN ANGOLO QUELLO DI CUI DISCORRIAMO, MA HA SEMPRE RITENUTO CHE GLI STEMMI VECCHI DOVESSERO RIFERIRSI ALLE VECCHIE FAMIGLIE BRUNETTI-MEZIO. SUGLI ANTENATI BRUNETTI ED I LORO IMPARENTAMENTI CHIEDO LUMI!!!
COME PURE NN RIESCO A COLLEGARE QUEI SERGIO SETTECENTESCHI CON LE DUE SILVIA SERGIO (LA CARROZZINI E LA MARCUCCI): ANCHE QUI CHIEDO RINFORZI...
P.S. SU FACEBOOK HO INIZIATO UNA RACCOLTA DI STEMMI SALENTINI, CONNETTETEMI SE VI VA DI VEDERE...
CIRCA LE DOMANDE CHE MI RIVOLGI, PROVO A RISPONDERTI:
HO INTERROGATO MIA ZIA CHE è NATA NEL PALAZZO IN QUESTIONE UN NUMERO SUFFICIENTE DI ANNI PRIMA CHE FOSSE TRASFORMATO, E CHE RICORDA CHE PROPRIETARIO SUO NONNO (IL MIO TRISNONNO EPONIMO, PRONIPOTE DEI MEZIO VIA SOSSI SERGIO E DONATARIO DI QUELL'ASSE NEL 1872) C'ERA UNO STEMMA, E CHE POI SUO ZIO NE HA AGGIUNTO ALTRI DA LUI ORDINATI EX NOVO: OGGI SU UNA BREVE FRONTE, CHE SI INTRAVEDE, VI SONO 4 STEMMI: I DUE DI CUI DISCUTIAMO SONO I PIù ESTERNI, IN MEZZO CE NE SONO DUE ARDITI, UNO SETTECENTESCO O SIMILSETTE, CHE PERò è MOLTO COPERTO DA UNA QUERCIA, ED UNO PURE POSTATO CERTAMENTE RISALENTE AL RESTAURO E POSTO SUL PORTONE. ORA MIA ZIA NN RICORDA SE PRIMA DEL RESTAURO LO STEMMA PRESENTE FOSSE ARDITI, O IN ANGOLO QUELLO DI CUI DISCORRIAMO, MA HA SEMPRE RITENUTO CHE GLI STEMMI VECCHI DOVESSERO RIFERIRSI ALLE VECCHIE FAMIGLIE BRUNETTI-MEZIO. SUGLI ANTENATI BRUNETTI ED I LORO IMPARENTAMENTI CHIEDO LUMI!!!
COME PURE NN RIESCO A COLLEGARE QUEI SERGIO SETTECENTESCHI CON LE DUE SILVIA SERGIO (LA CARROZZINI E LA MARCUCCI): ANCHE QUI CHIEDO RINFORZI...
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