Stemma famiglia spagnola La Cueva

E' totalmente diverso dallo stemma dei duchi di Albuquerque e conti di Chinchòn, della Cueva y Cabrera y Bobadilla, che si imparentarono con i de Leyva principi di Ascoli Satriano e conti di Monza.
Ritengo che lo stemma postato sia appartenuto esclusivamente alla linea di Gallipoli che, peraltro, vedo per la prima volta in questo topic.
Si dovrebbe confrontare con gli stemmi presenti nei manoscritti della Biblioteca Nazionale di Napoli, custoditi nella sez. manoscritti e rari;
oppure si potrebbe tentare, se è possibile, di avere notizie sullo stesso contattando, a Roma, l'ufficio della Consulta Araldica presso l'Archivio Centrale dello Stato.

Marcello ha scritto:Ho confrontato questo stemma con altri omonimi spagnoli, ma ho riscontrato notevoli differenze, come potete vedere tutti. Qualcuno riesce a darmi chiarimenti?

Il manufatto è realizzato con bella perizia artigianale.
Un intarsio marmoreo accurato e ben vistoso.
Ma...
...un conto è la perizia nella manifattura...
...un altro conto è la perizia nella tecnica araldica!
E qui pare che il bravo artefice possa essersi ispirato ad un prototipo non particolarmente dettagliato, oppure che gli si sia ispirato ma "prendendosi qualche libertà" araldica...

Non parliamo poi se si tratta di blasonarlo! non ci ho neppure provato viste le tanti anomalie.

Beh, un blasone lo si potrebbe ricavare comunque...
...ma sarebbe senz'altro meglio poter prima comparare il manufatto con un altro stemma De La Cueva "buono"...

è sicuramente un partito. Sul primo non mi pronuncio perchè non so davvero da dove iniziare . Nel II abbiamo i ben noti Massa in alto e Capece in basso. Il problema principale è che non riesco ad identificare le figure. Mi sembrano due aquile affrontate... e il resto? dei cuori? e quei pali bicolori in basso?

Più che altro, mi pare un inquartato...

...in quale punto di Gallipoli ci troviamo, Marce'?

Cari amici,
nel sito: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] alla voce "duques" e poi "Albuquerque" troverete l'arme della famiglia la Cueva spagnola...
Come noterete essa è molto differente da quelle presente nello scudo inquartato postato da Marcello.
Non so... non vedo alcun nesso tra i due stemmi. (quello spagnolo e quello italiano).
Domanda: I la Cueva di Gallipoli sono di origine spagnola??????? Se sì, cosa sarà successo per determinarne la modifica?????

Riprendo ancora il discorso avviato ieri sullo stemma in questione.
Dimenticavo di aggiungere che lo stemma dei la Cueva è solo quello che appare nel 3° dello scudo postato. Noterete, anche se i colori non corispondono allo stemma del sito [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] che grossomodo il disegno è simile. (questo per imperizia del disegnatore del mosaico credo).
Inoltre, il Mazzella nell'opera Descrittione del Regno di Napoli a pag. 505 nel parlare della famiglia de Leyva di Ascoli raffigura lo stemma di Luis, primogenito di Antonio, con uno scudo partito con a destra lo stemma de Leyva e a sin. quello dei la Cueva. (dal matrimonio tra Luis de Leyva e Mariana de la Cueva).
Ebbene, l'autore sbaglia sia l'indicazione del personaggio cui l'arma appartiene, (a suo dire Antonio) sia lo scudo dei la Cueva, in quanto i pali diventano fasce, nonostante ciò... è importante notare la similitudine tra lo stemma del disegno presente nell'opera citata e quello della famiglia spagnola.
Un caro saluto.
Lucia.

direi che c'è somiglianza nei colori, ma non per le figure, assolutamente differenti. Secondo voi un castellano spagnolo, vivente, avrebbe sbagliato nel farsi realizzare lo stemma? O avrebbe sbagliato la moglie, che invece fa realizzare alla perfezione il suo? Penso che si tratti di una ramo diverso da quelli indicati da Lucia

E così ritorniamo al punto di partenza...
Bè... spero che mi vengano altri spunti per poter andare avanti con il discorso...

Marcello ha scritto:(...) un castellano spagnolo, vivente, avrebbe sbagliato nel farsi realizzare lo stemma? O avrebbe sbagliato la moglie, che invece fa realizzare alla perfezione il suo? Penso che si tratti di una ramo diverso da quelli indicati da Lucia

Non solo: può succedere che il committente di un'opera, qualunque essa sia, ne segua sì la realizzazione, ma... badando più a un particolare, che ad un altro.

E nel caso di un manufatto così particolare come un intarsio marmoreo di questo livello, il cui costo di realizzazione probabilmente non è stato per nulla basso, la possibile "distrazione" del titolare nei confronti dei dettagli dello stemma può essere stata dovuta anche a questo...

Aggiungiamo un'altra considerazione: ammettiamo che, a lavoro finito, il titolare abbia notate una o più magagne araldiche nello stemma. Per l'ottimo motivo economico di cui sopra, quanta voglia avrebbe avuto di rifiutarlo, e di farlo rifare?