E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
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Giovannimaria Ammassari
Vincenzo D'Aurelio
Riccardo Viganò
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E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
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E' un esemplare conservato nel museo della ceramica di Cutrofiano da me pubblicato nel 2008 e vorrei un vostro consiglio non essendo esperto di araldica. Si tratta di un piatto con stemma araldico, su smalto bianco (parzialmente integrato): XVII secolo, scudo campito da merli in blu e giallo, sormontato da elmo stilizzato e corona con in basso le lettere M D legate. ( in Matteo S. Viganò R. Primi dati sulla ceramica di Nardò;Museo della ceramica di Cutrofiano quaderno 11, Fig, 2/d, 6/a, tav. IV/A) secondo voi è l'araldica dei Loffredo??
E' un esemplare conservato nel museo della ceramica di Cutrofiano da me pubblicato nel 2008 e vorrei un vostro consiglio non essendo esperto di araldica. Si tratta di un piatto con stemma araldico, su smalto bianco (parzialmente integrato): XVII secolo, scudo campito da merli in blu e giallo, sormontato da elmo stilizzato e corona con in basso le lettere M D legate. ( in Matteo S. Viganò R. Primi dati sulla ceramica di Nardò;Museo della ceramica di Cutrofiano quaderno 11, Fig, 2/d, 6/a, tav. IV/A) secondo voi è l'araldica dei Loffredo??
Riccardo Viganò- Numero di messaggi : 57
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Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
Chiedo conferma a Hilarion e Marcello di quanto scrivo.
Potrebbe esserlo solo che i colori del "Vajo" (mi sembra si dica così) non corrispondono.
Lo stemma dei Loffredo è un vajo d'argento e d'azzurro ma c'è da dire che la cottura degli smalti avrebbe potuto alterare i colori così come si nota nello stemma dei Protonobilissimo presente nelle ceramiche (piatti) esposte al museo di Muro Leccese.
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(originario è di rosso al drago d'oro).
Saluti
Potrebbe esserlo solo che i colori del "Vajo" (mi sembra si dica così) non corrispondono.
Lo stemma dei Loffredo è un vajo d'argento e d'azzurro ma c'è da dire che la cottura degli smalti avrebbe potuto alterare i colori così come si nota nello stemma dei Protonobilissimo presente nelle ceramiche (piatti) esposte al museo di Muro Leccese.
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(originario è di rosso al drago d'oro).
Saluti
Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
caro non credo che la cottura abbia alterato la colorazione degli smalti questi sono lavori su commissione il giallo è ersenicale non ferraccia perciò costoso e ti posso dire quasi con certezza che lo stemma dei protonobillissimo e certamente di produzione neretina anzi azzarderei dello stesso atelier bottega! gli stessi tratti pittorici si ritrovano su un piatto dei Megha di Galatone!! il rosso e di difficile cottura e viene spesso sostituito dal giallo. salutoniVincenzo D'Aurelio ha scritto:Chiedo conferma a Hilarion e Marcello di quanto scrivo.
Potrebbe esserlo solo che i colori del "Vajo" (mi sembra si dica così) non corrispondono.
Lo stemma dei Loffredo è un vajo d'argento e d'azzurro ma c'è da dire che la cottura degli smalti avrebbe potuto alterare i colori così come si nota nello stemma dei Protonobilissimo presente nelle ceramiche (piatti) esposte al museo di Muro Leccese.
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(originario è di rosso al drago d'oro).
Saluti
Ultima modifica di Riccardo Viganò il Mar Dic 22, 2009 5:23 pm - modificato 3 volte.
Riccardo Viganò- Numero di messaggi : 57
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Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
Vincenzo D'Aurelio ha scritto:Chiedo conferma a Hilarion e Marcello di quanto scrivo.
Potrebbe esserlo solo che i colori del "Vajo" (mi sembra si dica così) non corrispondono.
Lo stemma dei Loffredo è un vajo d'argento e d'azzurro ma c'è da dire che la cottura degli smalti avrebbe potuto alterare i colori così come si nota nello stemma dei Protonobilissimo presente nelle ceramiche (piatti) esposte al museo di Muro Leccese.
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(originario è di rosso al drago d'oro).
Saluti
concordo che è un vajato pieno, ma i colori non corrispondono a quello dei Loffredo. Tantomeno, come giustamente scrive Riccardo, la cottura poteva alterare gli smalti fino a cambiare l'appartenenza dello scuso.
Non so a chi possa appartenere, ma non è dei Loffredo.
Lo stemma postato da Vincenzo che dovrebbe essere dei Protonobilissimo, anche questo non lo è, in quanto qui ci ritroviamo un: d'azzurro al drago d'oro, anzichè il "di rosso al drago d'oro" già evidenziato da Vincenzo.
L'ultima foto mi pare invece un Pignatelli
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Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
questo è chiaramente l'arme dei Pignatelli: di oro a tre pignatte di nero disposte 2 e 1, anche se manca il lambello a tre pendenti di rosso nel capo. In questo caso gli smalti hanno perso la cromia e il colore nero è diventato un brunito
Ospite- Ospite
Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
Quello postato da Riccardo viganò potrebbe appartenere alla Famiglia PRATO
"D'oro,a tre pali vajati d'argento e d'azzurro"
Ho scritto potrebbe...........
Saluti
Giò
"D'oro,a tre pali vajati d'argento e d'azzurro"
Ho scritto potrebbe...........
Saluti
Giò
Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
grazie giò!!Giovannimaria Ammassari ha scritto:Quello postato da Riccardo viganò potrebbe appartenere alla Famiglia PRATO
"D'oro,a tre pali vajati d'argento e d'azzurro"
Ho scritto potrebbe...........
Saluti
Giò
Riccardo Viganò- Numero di messaggi : 57
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Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
Riccardo,
leggiamo cosa ne pensa Marcello, Hilarion ed il suo discipulo Vincenzo.
Ciao
Giò
leggiamo cosa ne pensa Marcello, Hilarion ed il suo discipulo Vincenzo.
Ciao
Giò
Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
marcello caro il bruno tratto dal manganese utilizato per tutto il medioevo, sul finire del XV secolo sembra decadere. ricompare nelle produzioni della seconda metà inoltrata del XVIII secolo. presupponendo che anche questa è una produzione neretina, data l'argilla visibile, questa è una produzione del finire Del XVII o degli inizi del XVIII secolo.Marcello ha scritto:
questo è chiaramente l'arme dei Pignatelli: di oro a tre pignatte di nero disposte 2 e 1, anche se manca il lambello a tre pendenti di rosso nel capo. In questo caso gli smalti hanno perso la cromia e il colore nero è diventato un brunito
Grazie Marcello caro.
Riccardo Viganò- Numero di messaggi : 57
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Riccardo Viganò- Numero di messaggi : 57
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Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
Riccardo, Riccardo... ogni volta che scrivi di ceramica neritina mi fai star male! quando ti decidi a trattare di un argomento così inedito e sconosciuto? Tutto il meridione invidiava la bella ceramica neritina "che potea gareggiar con la faentina". A parte le notizie parziali da te pubblicate sui Quaderni, bisogna nadare al Vacca per sapere qualcosa! Io attendo sempre, fiducioso, di "ubriacarmi" di notizie in merito
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Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
Anche a me sembra dei Pignatelli e l'assenza del lambello non ha importanza perchè è una brisura usata da alcuni rami.
Per gli smalti concordo con Riccardo che in queste ceramiche è quasi impossibile trovare il bruno delle ceramiche cosiddette RMR in auge nel basso medioevo.
Per gli smalti concordo con Riccardo che in queste ceramiche è quasi impossibile trovare il bruno delle ceramiche cosiddette RMR in auge nel basso medioevo.
Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
grande fiore!!!da Fiore ha scritto:Anche a me sembra dei Pignatelli e l'assenza del lambello non ha importanza perchè è una brisura usata da alcuni rami.
Per gli smalti concordo con Riccardo che in queste ceramiche è quasi impossibile trovare il bruno delle ceramiche cosiddette RMR in auge nel basso medioevo.
Riccardo Viganò- Numero di messaggi : 57
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Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
Marcello ha scritto:
questo è chiaramente l'arme dei Pignatelli: di oro a tre pignatte di nero disposte 2 e 1, anche se manca il lambello a tre pendenti di rosso nel capo. In questo caso gli smalti hanno perso la cromia e il colore nero è diventato un brunito
Forse non era corretto inserirlo poichè il lambello non è comune a tutte le linee dei Pignatelli. Difatti i Protonobilissimo imparentarono sia i Pignatelli principi di Strongoli e sia quelli del patriziato napoletano del Seggio di Nido entrambi senza lambello che, per completezza, appartiene alla linea dei Pignatelli di Monterudini. Mi confermi?
Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
Marcello ha scritto:Riccardo, Riccardo... ogni volta che scrivi di ceramica neritina mi fai star male! quando ti decidi a trattare di un argomento così inedito e sconosciuto? Tutto il meridione invidiava la bella ceramica neritina "che potea gareggiar con la faentina". A parte le notizie parziali da te pubblicate sui Quaderni, bisogna nadare al Vacca per sapere qualcosa! Io attendo sempre, fiducioso, di "ubriacarmi" di notizie in merito
Perchè ti faccio star male?? secondo le ultime scoperte sembrano a dare raggione al Quinto Mario corrado"che potea stare alla pari con la faentina" (PROXIMA FAVENTINIS HODIE NERITI FIUNT) ti invito a venire prossimamente alla presentazione del quaderno n° 12 con notizie inedite. comunque tutte queste nuove mi sono utili...
Riccardo Viganò- Numero di messaggi : 57
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Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
Vincenzo D'Aurelio ha scritto:Marcello ha scritto:
questo è chiaramente l'arme dei Pignatelli: di oro a tre pignatte di nero disposte 2 e 1, anche se manca il lambello a tre pendenti di rosso nel capo. In questo caso gli smalti hanno perso la cromia e il colore nero è diventato un brunito
Forse non era corretto inserirlo poichè il lambello non è comune a tutte le linee dei Pignatelli. Difatti i Protonobilissimo imparentarono sia i Pignatelli principi di Strongoli e sia quelli del patriziato napoletano del Seggio di Nido entrambi senza lambello che, per completezza, appartiene alla linea dei Pignatelli di Monteroduni. Mi confermi?
non sempre è vero, perchè talvolta non lo raffiguravano. La linea di Lecce a volte lo raffigura, altre no
Ospite- Ospite
Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
Riccardo Viganò ha scritto:grazie giò!!Giovannimaria Ammassari ha scritto:Quello postato da Riccardo viganò potrebbe appartenere alla Famiglia PRATO
"D'oro,a tre pali vajati d'argento e d'azzurro"
Ho scritto potrebbe...........
Saluti
Giò
Scusate l'intromissione ma questo stemma iniziale lo abbiamo identificato:
e' della Famiglia PRATO????
a Riscusate.......
Ciao
Giò
Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
Non credo Riccardo possa riferirsi ai Prato.
Però ti suggerisco, invece di andare a tentoni, di ragionarci in questo modo.
Questi Loffredo possono avere qualche collegamento con il luogo di ritrovo del reperto?
Le lettere sotto riportate possono attribuirsi al proprietario?
Però ti suggerisco, invece di andare a tentoni, di ragionarci in questo modo.
Questi Loffredo possono avere qualche collegamento con il luogo di ritrovo del reperto?
Le lettere sotto riportate possono attribuirsi al proprietario?
Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
Caro Giò devo dare ragione a vincenzo questoi piatto è stato ritrovato, come altri dello stesso genere, in Galatone non credo che i prato avvessero parentele con i pinelli Pignatelli.... Marchesi i primi e successori i secondi!!Vincenzo D'Aurelio ha scritto:Non credo Riccardo possa riferirsi ai Prato.
Però ti suggerisco, invece di andare a tentoni, di ragionarci in questo modo.
Questi Loffredo possono avere qualche collegamento con il luogo di ritrovo del reperto?
Le lettere sotto riportate possono attribuirsi al proprietario?
Riccardo Viganò- Numero di messaggi : 57
Data d'iscrizione : 18.01.09
Età : 55
Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
...che ti dicevo!? Un rosso puoi cuocerlo quanto ti pare, ma non credo proprio che riuscirebbe mai a diventare così tanto azzurro...Vincenzo D'Aurelio ha scritto:Potrebbe esserlo solo che i colori del "Vajo" (mi sembra si dica così) non corrispondono.
Lo stemma dei Loffredo è un vajo d'argento e d'azzurro ma c'è da dire che la cottura degli smalti avrebbe potuto alterare i colori
Sì, è cosa normale nei manufatti ceramici.
Nei quali, però, più spesso sono gli esecutori del dipinto a fare gli errori cromatici più vistosi e pacchiani...
così come si nota nello stemma dei Protonobilissimo presente nelle ceramiche (piatti) esposte al museo di Muro Leccese.
Hilarion- Moderatore
- Numero di messaggi : 591
Data d'iscrizione : 12.01.09
Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
Quindi caro Hilarion,
tu protendi per attribuirlo ai Loffredo se si dimostrasse il collegamento del casato con il luogo del ritrovo?
tu protendi per attribuirlo ai Loffredo se si dimostrasse il collegamento del casato con il luogo del ritrovo?
Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
Fammi fare due ricerchine, prima di confermarti che sia davvero Loffredo...
Hilarion- Moderatore
- Numero di messaggi : 591
Data d'iscrizione : 12.01.09
Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]
...è il Mazzella che aiuta il vecchio greco, col suo celebre libro del 1601 di Discorsi sulle famiglie del Regno di Napoli: a p. 641 assegna lo stemma di vajo (quindi, nel normale "gioco grafico" di campanule alternate argentee e azzurre) ai Loffredo...
...e fin qui lo sapevamo...
...ma a p. 684 assegna un vajato d'oro e d'azzurro ai D'Afflitto...
...è il Mazzella che aiuta il vecchio greco, col suo celebre libro del 1601 di Discorsi sulle famiglie del Regno di Napoli: a p. 641 assegna lo stemma di vajo (quindi, nel normale "gioco grafico" di campanule alternate argentee e azzurre) ai Loffredo...
...e fin qui lo sapevamo...
...ma a p. 684 assegna un vajato d'oro e d'azzurro ai D'Afflitto...
Hilarion- Moderatore
- Numero di messaggi : 591
Data d'iscrizione : 12.01.09
Re: E' DAVVERO DEI LOFFREDO?
Hilarion ha scritto:...è il Mazzella che aiuta il vecchio greco, col suo celebre libro del 1601 di Discorsi sulle famiglie del Regno di Napoli: a p. 641 assegna lo stemma di vajo (quindi, nel normale "gioco grafico" di campanule alternate argentee e azzurre) ai Loffredo...
...e fin qui lo sapevamo...
...ma a p. 684 assegna un vajato d'oro e d'azzurro ai D'Afflitto...
....ma c'è un'altra piccola differenza riportata dal Mazzella
LOFFREDO ......una prateria di merli azzurri in campo d'argento ......
d'AFFLITTO .......un campo di merli d'oro posto in campo azzurro.
....sicuramente è difficile in un vajato individuare il campo.....ma qualcuno può riuscirci
Cordialmente messer giorgio
messer giorgio- Numero di messaggi : 17
Data d'iscrizione : 08.12.09
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