Stemmi per voi

...no comment, carissimo...

[quote="Simonetta"].....quasi quasi ve ne mando altri due, no tre... di stemmi....non resisto....
è troppo piacevole legger le vostre singolari e illuminanti risposte!!!!!
in attesa di comunicare il cognome sulla lapide della tomba incriminata.
(certo che l'idea del sarchiapone..... )
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e ancora una volta occorre l'aiuto di tutti, perchè mi son perso...
Quale figura è rappresentata? la ruota è segno della fortuna, e va bene, l'ancora (se ricordo bene) della speranza... e quindi? quale figura con tali attributi si scolpirebbe su una lapide cimiteriale?
Davvero non so farmene una ragione

Non ci capisco niente come tutti voi sapete, però questa bella figura alata col piede poggiato sulla ruota e l'ancora in mano mi sembra una sorta di ossimoro allegorico per rappresentare il contrasto tra la fermezza della speranza e la volubile instabilità della fortuna, del destino... In un contesto cimiteriale non è troppo stonata, la stranezza è porre il tutto all'interno di uno stemma... (ma è poi un vero stemma?)

Valentina ha scritto:Non ci capisco niente come tutti voi sapete, però questa bella figura alata col piede poggiato sulla ruota e l'ancora in mano mi sembra una sorta di ossimoro allegorico per rappresentare il contrasto tra la fermezza della speranza e la volubile instabilità della fortuna, del destino... In un contesto cimiteriale non è troppo stonata, la stranezza è porre il tutto all'interno di uno stemma... (ma è poi un vero stemma?)

è certamente uno stemma. La parte più alta dello scudo, che è chiamata "capo", è caricata di una croce attraversante.
Il capo è una delle "pezze onorevoli di primo ordine" e occupa la parte più alta dello scudo. In esso vengono rappresentate le armi di concessione permesse da sovrani o ordini equestri. Nel nostro caso troviamo una croce dei Savoia (se le estremità della croce fossero biforcate sarebbe una croce dell'ordine di Malta).
Molti stemmi salentini, i più antichi, avevano il capo "seminato i gigli di oro", quindi riportavano concessioni elargite dai sovrani angioini.
Trovare un capo del genere conferma trattarsi di uno stemma e di essere appartenuto ad una famiglia fedele ai Savoia.
Credo di averti aiutata nella lettura, sempre che il buon Hilarion approvi quanto ti ho scritto.

Certo che approvo!

Osservo solamente che, dentro lo scudo, la croce di Malta viene resa nella forma "rettilinea" come quella dei Savoia, e non patente.

Circa la figura, trovo che (come giustamente avete già detto) sia un "fritto misto" che rivede in imprecise forme piccolo-ottocentesche la personificazione della Fortuna, con le ali che la portano di qua e di là, la ruota che ne ribadisce l'instabilità, e l'ancora con cui cerca di darsi una stabilizzata.

Hilarion ha scritto:

Osservo solamente che, dentro lo scudo, la croce di Malta viene resa nella forma "rettilinea" come quella dei Savoia, e non patente.

quindi è una croce di Malta? non l'avrei mai detto

Non è detto: potrebbe essere anche un capo di Savoia.

Hilarion ha scritto:...scusate...

...non è per farmi gli uccelli (pardon, volevo dire i fatti) vostri...

...ma...

...piuttosto che tirare a indovinare, o continuare il tiro al piccione...

...sul manufatto ove questo stemma troneggia, non c'è scritto nessun cognome?...

Tornata sul "luogo del delitto" ripropongo la foto del volatile incriminato
e riporto ciò che è scritto sulla lapide, dedicata a " Luigi Discendenti Romano coniugato con Aldemirra Luciani,
medico primario di un ospedale romano, pietoso con i poveri
e soprattutto con gli orfani di un ospizio romano"
che nel suo testamento lasciò i suoi averi "ai figli dei cultori dell'arte salutare"
un medico molto apprezzato e amato dai malati e dai suoi colleghi.
morto nel maggio del 1871"
ALLEGRIAAA!!!!![Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]

la foto chiarisce alcuni aspetti che prima erano sfuggiti. Nel becco certamente è un ramoscello d'ulivo, cui sono addirittura stati aggiunti i frutti per non confonderlo con altre piante.
L'animale dovrebbe essere la colomba (Noè memori), sebbene il becco e il collo possano ritenersi un po' più lunghi della norma, così come gli arti.
Grazie Simo per l'ulteriore incomodo

Marcello ha scritto:la foto chiarisce alcuni aspetti che prima erano sfuggiti. Nel becco certamente è un ramoscello d'ulivo, cui sono addirittura stati aggiunti i frutti per non confonderlo con altre piante.
L'animale dovrebbe essere la colomba (Noè memori), sebbene il becco e il collo possano ritenersi un po' più lunghi della norma, così come gli arti.
Grazie Simo per l'ulteriore incomodo

aspetto impaziente un vostro nuovo incontro a tre sull'argomento, per me non è stato un incomodo,
tutt'altro....adoro quel posto anche se posso sembrare bizzarra nell'affermarlo, ma come tu mi
anticipasti un anno fa venendo a roma, il verano è una fonte meravigliosa di bellezze d'ogni tipo...
e poi è luogo di pace..è un piacere per i miei occhi che sanno di far piacere ai vostri...
un abbraccio