Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
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Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Carissimi, come se non bastasse il test di abilità inflittovi da Marcello, ecco che anch’io ho nuovamente da sottoporvi un enigma dello stesso genere.
La “colpa” del resto è sempre di Marcello, che con la sua passione contagiosa ha fatto sì che anch’io improvvisamente mi accorgessi di questo strabiliante mondo simbolico che letteralmente ci circonda, per superficialità spesso del tutto trascurato o non abbastanza studiato da chi, come me, cerca di fare storia dell’arte anche come storia di un contesto sociale.
Ora, mi trovo “tra le mani” due begli stemmi lapidei che sormontano un importante altare di un’altrettanto importante chiesa leccese. Mi rendo conto che essi racchiudono il segreto della committenza del suddetto altare, però non sembra facile leggerli in tutte le loro parti .
Ve li allego nella doppia versione (a destra e a sinistra dell’altare) per una massima possibilità di interpretarli (sono identici, no?).
Il primo (I) quarto dovrebbe essere Delli Ponti, il quarto (IV) De Angelis… (non è farina del mio sacco, eh, magari!!), ma che mi dite del II e del III?
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L’epoca di erezione dell’altare dovrebbe essere compresa tra il 1646 c. e la fine del secolo, al più tardi (ma con ogni probabilità parecchio prima).
Un GRAZIE macroscopico a chi volesse darmi una mano!!!
La “colpa” del resto è sempre di Marcello, che con la sua passione contagiosa ha fatto sì che anch’io improvvisamente mi accorgessi di questo strabiliante mondo simbolico che letteralmente ci circonda, per superficialità spesso del tutto trascurato o non abbastanza studiato da chi, come me, cerca di fare storia dell’arte anche come storia di un contesto sociale.
Ora, mi trovo “tra le mani” due begli stemmi lapidei che sormontano un importante altare di un’altrettanto importante chiesa leccese. Mi rendo conto che essi racchiudono il segreto della committenza del suddetto altare, però non sembra facile leggerli in tutte le loro parti .
Ve li allego nella doppia versione (a destra e a sinistra dell’altare) per una massima possibilità di interpretarli (sono identici, no?).
Il primo (I) quarto dovrebbe essere Delli Ponti, il quarto (IV) De Angelis… (non è farina del mio sacco, eh, magari!!), ma che mi dite del II e del III?
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L’epoca di erezione dell’altare dovrebbe essere compresa tra il 1646 c. e la fine del secolo, al più tardi (ma con ogni probabilità parecchio prima).
Un GRAZIE macroscopico a chi volesse darmi una mano!!!
Valentina- Numero di messaggi : 442
Data d'iscrizione : 30.01.09
Età : 58
Località : Lecce
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Carissima, che si sappia ci sono rapporti fra quest'altare e la famiglia di qualche conquistador ispanico del Sudamerica?
Hilarion- Moderatore
- Numero di messaggi : 591
Data d'iscrizione : 12.01.09
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Grazie a te, scherzi!, sia per le foto che (soprattutto) per le bellissime parole.Valentina ha scritto:(...) La “colpa” del resto è sempre di Marcello, che con la sua passione contagiosa ha fatto sì che anch’io improvvisamente mi accorgessi di questo strabiliante mondo simbolico che letteralmente ci circonda, per superficialità spesso del tutto trascurato o non abbastanza studiato da chi, come me, cerca di fare storia dell’arte anche come storia di un contesto sociale.
Parole sante, carissima!
L'araldica spesso dà non una, ma due mani alla ricerca storica...
...confermando ipotesi, confutando teorie, aprendo nuove strade alla ricerca...
Marce', ti "incolpo" anch'io! Evviva le colpe, anche se fossero tali!
Ora, mi trovo “tra le mani” due begli stemmi lapidei che sormontano un importante altare di un’altrettanto importante chiesa leccese. Mi rendo conto che essi racchiudono il segreto della committenza del suddetto altare, però non sembra facile leggerli in tutte le loro parti .
É solo questione di avere pazienza, usare metodo e fidare nella ricerca.
(...) Un GRAZIE macroscopico a chi volesse darmi una mano!!!
Hilarion- Moderatore
- Numero di messaggi : 591
Data d'iscrizione : 12.01.09
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Non so se sia la mia ADSL ma l'immagine è molto pesante e non riesco a vederla. Cara Valentina potresti comprimerla per rendermi partecipe di questa meraviglia Araldica? Ciaooo
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Vincenzo D'Aurelio ha scritto:Non so se sia la mia ADSL ma l'immagine è molto pesante e non riesco a vederla. Cara Valentina potresti comprimerla per rendermi partecipe di questa meraviglia Araldica? Ciaooo
Ok, Vincenzo, provo a ri-postare le foto compresse. Spero di riuscirci e che tu possa vederle senza problemi!
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Valentina- Numero di messaggi : 442
Data d'iscrizione : 30.01.09
Età : 58
Località : Lecce
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Hilarion ha scritto:Carissima, che si sappia ci sono rapporti fra quest'altare e la famiglia di qualche conquistador ispanico del Sudamerica?
Wow, che ipotesi romantica!! Guarda, non lo so proprio!!
Comunque, le famiglie di cui si sa che "ebbero a che fare" con questa chiesa sono le seguenti:
- Mercurio (Annibale, abate)
- Cicala (Gerolamo, barone di Sternatia)
- Scaglioni (?)
- Varrone (Pietro, spagnolo, magistrato e Uditore della Regia Udienza Provinciale di Lecce)
- D'Amore (Gio. Battista, magistrato e anch'esso Uditore della R.U.P. di Lecce).
Infine i Romano, ma il loro stemma è molto ben riconoscibile e non sembra entrare per niente in quelli che vi ho mostrato.
Per ora non so altro, ahimé
Valentina- Numero di messaggi : 442
Data d'iscrizione : 30.01.09
Età : 58
Località : Lecce
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Nel II quarto sicuramente anche presenti i Ricci o Riccio, Ricciardi o Rizzo imparentati con ... (???)
Si tratta di un castello finestrato e francamente se Marcello passa da queste parti concorderà con me sulla somiglianza con l'arma dei De Bellis. Faccio già mea culpa perchè il castello è moltocomune in araldica ...
Vogliamo anche considerare l'aquila bicipide? Chiara allusione all'Impero ...
Inoltre ancora non ho visto sul forum la lettura delle corone anche se qui si legge poco sarebbe possibile azzardare un'ipotesi? Non mi sembra una semplice corona patrizia.
Valentina potremmo sapere se la "committenza" ha un albero genealogico? Mi sembra che potremmo rispondere ai tuoi dubbi cercando di fissare i matrimoni che nell'arma sono stati inseriti. A primo colpo si tratta di almeno sette/otto famiglie ognuna inquartata nel proprio quarto ...
Hilarion accendi le luci e facci strada!
Si tratta di un castello finestrato e francamente se Marcello passa da queste parti concorderà con me sulla somiglianza con l'arma dei De Bellis. Faccio già mea culpa perchè il castello è moltocomune in araldica ...
Vogliamo anche considerare l'aquila bicipide? Chiara allusione all'Impero ...
Inoltre ancora non ho visto sul forum la lettura delle corone anche se qui si legge poco sarebbe possibile azzardare un'ipotesi? Non mi sembra una semplice corona patrizia.
Valentina potremmo sapere se la "committenza" ha un albero genealogico? Mi sembra che potremmo rispondere ai tuoi dubbi cercando di fissare i matrimoni che nell'arma sono stati inseriti. A primo colpo si tratta di almeno sette/otto famiglie ognuna inquartata nel proprio quarto ...
Hilarion accendi le luci e facci strada!
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Vincenzo D'Aurelio ha scritto:Nel II quarto sicuramente anche presenti i Ricci o Riccio, Ricciardi o Rizzo imparentati con ... (???)
Si tratta di un castello finestrato e francamente se Marcello passa da queste parti concorderà con me sulla somiglianza con l'arma dei De Bellis. Faccio già mea culpa perchè il castello è moltocomune in araldica ...
Vogliamo anche considerare l'aquila bicipide? Chiara allusione all'Impero ...
Inoltre ancora non ho visto sul forum la lettura delle corone anche se qui si legge poco sarebbe possibile azzardare un'ipotesi? Non mi sembra una semplice corona patrizia.
Valentina potremmo sapere se la "committenza" ha un albero genealogico? Mi sembra che potremmo rispondere ai tuoi dubbi cercando di fissare i matrimoni che nell'arma sono stati inseriti. A primo colpo si tratta di almeno sette/otto famiglie ognuna inquartata nel proprio quarto ...
Hilarion accendi le luci e facci strada!
Vincenzo, proverò a spulciare di nuovo tra la scarnissima bibliografia per vedere se qualcuno azzarda delle ipotesi sulla committenza di questo altare. Per ora, non ne so nulla: ogni eventuale notizia potrebbe provenire dalla lettura di questi stemmi!
Valentina- Numero di messaggi : 442
Data d'iscrizione : 30.01.09
Età : 58
Località : Lecce
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Tutto ciò che hai sarà utile ... attendiamo altri lumi.
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Prendiamo nota dei cognomi e... ricerchiamo a nostra volta! Escluderei, però, i Cicala: se si tratta della stessa famiglia che ho in mente, forse disponevano di un'arma cosiddetta parlante dove son presenti delle cicale, che qui non mi par di vedere.Valentina ha scritto:Wow, che ipotesi romantica!! Guarda, non lo so proprio!!Hilarion ha scritto:Carissima, che si sappia ci sono rapporti fra quest'altare e la famiglia di qualche conquistador ispanico del Sudamerica?
Bellissimo l'aggettivo che hai scelto, ma l'ipotesi nasce da un mio errore di lettura...
...avevo preso il 2° quarto dell'arma per l'inquartato di Leon e Castiglia, variante (che in effetti mi "suonava strana") della prima versione dell'arma reale di Spagna...
...il che, unito ad altre considerazioni che mantengono intatta la loro validità (e che paleso qui sotto) mi ha portato forse un po' troppo oltre...
Comunque, le famiglie di cui si sa che "ebbero a che fare" con questa chiesa sono le seguenti:
- Mercurio (Annibale, abate)
- Cicala (Gerolamo, barone di Sternatia)
- Scaglioni (?)
- Varrone (Pietro, spagnolo, magistrato e Uditore della Regia Udienza Provinciale di Lecce)
- D'Amore (Gio. Battista, magistrato e anch'esso Uditore della R.U.P. di Lecce).
Infine i Romano, ma il loro stemma è molto ben riconoscibile e non sembra entrare per niente in quelli che vi ho mostrato.
Per ora non so altro, ahimé
Tenendo però sempre negli occhi la bellezza, non solo estetica, dei cimieri di questi stemmi...
...carissima, son certo che saprai dire senza indugi al vecchio greco cosa essi rappresentino!
Hilarion- Moderatore
- Numero di messaggi : 591
Data d'iscrizione : 12.01.09
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Hilarion ha scritto:
...carissima, son certo che saprai dire senza indugi al vecchio greco cosa essi rappresentino!
Questa è la parte più divertente!! Ci provo...
Dunque: I) Tre pini (?) sovrastati da un castello finestrato e affiancato da due stelle; II) due ricci (o porcospini ) alternati a scacchiera con due castelli finestrati (identici a quelli in I); III) un leone rampante (?) posto in un semiscudo , incorniciato da otto uccelli (colombe? pernici? ); IV) quattro bande (fasce ) orizzontali. Il tutto in uno scudo sormontato da un'aquila bicipite attraversata da un nastro ondeggiante (?) e incoronata...
Sarai già morto dalle risate, suppongo!!!
Valentina- Numero di messaggi : 442
Data d'iscrizione : 30.01.09
Età : 58
Località : Lecce
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Caro Hilarion, secondo te su quel nastro attorcigliato tra le due colonne potrebbe esserci stato il motto NEC PLUS ULTRA? Pensieri che mi vengono...
Ospite- Ospite
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Valentina scusami, mentre postavo il mio avevi inserito il tuo post, distraendo la risposta che Hilarion ti darà sulla tua lettura dello stemma.
Ospite- Ospite
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Carissimi, non c'è problema!
Scusatemi, piuttosto, per aver posto il quesito sui cimieri senza chiarire cosa fossero... tanto che, infatti, ho indotto la nostra amica Valentina a spiegare lo stemma intero!
Sul blasone (cioè sulla sua descrizione in termini tecnici), gentile amica, torneremo fra poco.
Ora restiamo un attimo sui cimieri che, come acutamente ha notato Marcello, sono del tutto affini alle Colonne d'Ercole che sotto Carlo V vissero un periodo di ritrovato splendore iconografico: l'imperatore ne fece uso, ma...
...togliendo una parola al motto "classico" ad esse abbinato: il quale, ridotto a due parole, recitava PLUS ULTRA...
...ecco perchè il vecchio greco pensava che uno stemma dotato di un cimiero simile sarebbe calzato a pennello per uno di coloro che, spronati da tanto imperial dire, andarono "più oltre"...
Scusatemi, piuttosto, per aver posto il quesito sui cimieri senza chiarire cosa fossero... tanto che, infatti, ho indotto la nostra amica Valentina a spiegare lo stemma intero!
Sul blasone (cioè sulla sua descrizione in termini tecnici), gentile amica, torneremo fra poco.
Ora restiamo un attimo sui cimieri che, come acutamente ha notato Marcello, sono del tutto affini alle Colonne d'Ercole che sotto Carlo V vissero un periodo di ritrovato splendore iconografico: l'imperatore ne fece uso, ma...
...togliendo una parola al motto "classico" ad esse abbinato: il quale, ridotto a due parole, recitava PLUS ULTRA...
...ecco perchè il vecchio greco pensava che uno stemma dotato di un cimiero simile sarebbe calzato a pennello per uno di coloro che, spronati da tanto imperial dire, andarono "più oltre"...
Hilarion- Moderatore
- Numero di messaggi : 591
Data d'iscrizione : 12.01.09
Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Oddio che figura tremenda!!! In effetti, accidenti, non lo so proprio cosa sono i cimieri !! Ma ora che mi dici che sembrano le colonne d'Ercole capisco che sono quegli elementi esterni allo stemma vero e proprio e posti al di sopra di esso? (Ok, sono andata a guardare sul vocabolario e ho capito di che si tratta!! ).
Dunque, ho scoperto un'altra piccola cosa sull'altare: è stato di patronato dei Massa, ma assolutamente non so da che epoca. Pertanto potrebbero non entrarci niente con lo stemma.
Forse dovrò tornare in chiesa a fare altre fotografie più ingrandite per poter leggere meglio tutti i dettagli e anche le parti collaterali al vero e proprio scudo. A quello strano nastro, per esempio, ho fatto caso soltanto oggi pomeriggio mentre mi riguardavo per l'ennesima volta lo stemma (in questo senso tentare anche rozzamente di descriverlo è utile, eh?!)
Temo che vi seccherò ancora un po' con questo stemma, confidando nella vostra pazienza!
Dunque, ho scoperto un'altra piccola cosa sull'altare: è stato di patronato dei Massa, ma assolutamente non so da che epoca. Pertanto potrebbero non entrarci niente con lo stemma.
Forse dovrò tornare in chiesa a fare altre fotografie più ingrandite per poter leggere meglio tutti i dettagli e anche le parti collaterali al vero e proprio scudo. A quello strano nastro, per esempio, ho fatto caso soltanto oggi pomeriggio mentre mi riguardavo per l'ennesima volta lo stemma (in questo senso tentare anche rozzamente di descriverlo è utile, eh?!)
Temo che vi seccherò ancora un po' con questo stemma, confidando nella vostra pazienza!
Valentina- Numero di messaggi : 442
Data d'iscrizione : 30.01.09
Età : 58
Località : Lecce
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
dei Massa non compare nulla nel nostro stemma, in quanto essi avevano nello stemma una croce accostata da pigne. Come faceva osservare Hilarion, bisogna cercare tra gli spagnoli. Una famiglia spagnola: un governatore di Terra d'Otranto, un capitano regio, un castellano di Lecce. Restringendo la ricerca in questi campi forse potresti avere qualche illuminazione.
Ospite- Ospite
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Mi vieme ancora un dubbio, Valentina Ma sei certa che lo stemma e quindi l'altare siano databili dal 1646 in poi? Potrebbero essere precedenti? Per esempio di un secolo prima? in pratica sto pensando che non siano del periodo di Carlo V .
Ospite- Ospite
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Ne avremo a josa, contaci!Valentina ha scritto: Oddio che figura tremenda!!!
La colpa è mia, carissima: sono stato poco chiaro, dando per scontato ciò che non lo era affatto. Scusami.
In effetti, accidenti, non lo so proprio cosa sono i cimieri !! Ma ora che mi dici che sembrano le colonne d'Ercole capisco che sono quegli elementi esterni allo stemma vero e proprio e posti al di sopra di esso? (Ok, sono andata a guardare sul vocabolario e ho capito di che si tratta!! ).
Esatto!
(...) A quello strano nastro, per esempio, ho fatto caso soltanto oggi pomeriggio mentre mi riguardavo per l'ennesima volta lo stemma (in questo senso tentare anche rozzamente di descriverlo è utile, eh?!)
Certo, infatti la descrizione del manufatto (sempre necessaria in ogni schedatura d'arte) diventa quasi un obbligo nel caso degli stemmi, visto che il blasone (cioè il modo "tecnico" di descriverli) è parte essenziale dello studiar araldica.
Temo che vi seccherò ancora un po' con questo stemma, confidando nella vostra pazienza!
Hilarion- Moderatore
- Numero di messaggi : 591
Data d'iscrizione : 12.01.09
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Marcello ha scritto:Mi vieme ancora un dubbio, Valentina Ma sei certa che lo stemma e quindi l'altare siano databili dal 1646 in poi? Potrebbero essere precedenti? Per esempio di un secolo prima? in pratica sto pensando che non siano del periodo di Carlo V .
C'è il post quem della costruzione della chiesa, Marcello. E della firma dello scultore-architetto Giuseppe Zimbalo, attivo nella seconda metà del secolo.
Quanto agli spagnoli, per ora ne ho trovato citato, a proposito della chiesa, soltanto uno: il magistrato della Regia Udienza Provinciale che ho nominato qualche post fa, Pietro Varrone.
Senti, ma ti chiedo troppo se ti chiedo di "blasonarmi" (si dice così?) lo stemma? Dopo la figuraccia feroce che ho fatto con Hilarion, mi è venuta comunque la curiosità di capire come si dovrebbe "descrivere" uno stemma come quello, cimieri e accessori vari compresi...
Però se è una faticaccia eccessiva e un disturbo fuor di luogo ignora senza scrupoli la mia richiesta, davvero!
Valentina- Numero di messaggi : 442
Data d'iscrizione : 30.01.09
Età : 58
Località : Lecce
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Cara Valentina, so bene che la tua domanda è rivolta al carissimo Marcello, di cui tutti noi conosciamo l'esperienza e la perizia in campo araldico...Valentina ha scritto:(...) Senti, ma ti chiedo troppo se ti chiedo di "blasonarmi" (si dice così?) lo stemma? Dopo la figuraccia feroce che ho fatto con Hilarion, mi è venuta comunque la curiosità di capire come si dovrebbe "descrivere" uno stemma come quello, cimieri e accessori vari compresi...
Però se è una faticaccia eccessiva e un disturbo fuor di luogo ignora senza scrupoli la mia richiesta, davvero!
...scusa, scusate entrambi se oso scavalcare i desiderata di Vale e la sapienza di Marce...
...al quale ultimo, in particolare, mi chino [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] per umile sottoporre la seguente ipotesi di blasone, sovvenutami osservando lo stemma dato, e sperando che [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] la di lui benignità faccia prevalere, nel leggerlo, la [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] compassione per la vecchiaia del greco Hilarion sullo scoramento [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] per l'ardire di costui...
Inquartato: nel 1° troncato: in a) un castello aperto, finestrato, fondato sulla partizione, ed accostato in ogni cantone da una stella di otto raggi; in b) tre pini affiancati, e nodriti dalla partizione; nel 2° contrinquartato: in a) e d) un riccio, in a) rivolto; in b) e c) un castello aperto, finestrato, e fondato sulla partizione; nel 3° un leone, alla bordura caricata da sette uccelli posati; nel 4° fasciato di otto pezzi.
Cimiero: un'aquila bicipite, sormontata da un'unica corona, ed accostata da due colonne, intrecciate ad un breve attraversante sul tutto.
Hilarion- Moderatore
- Numero di messaggi : 591
Data d'iscrizione : 12.01.09
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Dopo le facezie, ritorno [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] serio...
"Blasonare" uno scudo (come dicevamo) significa semplicemente "descriverlo".
E per questo occorrono due cose:
- un po' [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] di logica;
- un po' [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] di termini tecnici.
La descrizione segue la "strada compositiva" dello stemma: si parte dall'alto e da destra, e si finisce a sinistra e in basso.
Leggi il blasone dato mentre osservi la foto, per favore: è il modo migliore per "capire".
Tutto [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] ok, fin qui?
Nessuna faticaccia, carissima!Valentina ha scritto:(...) mi è venuta comunque la curiosità di capire come si dovrebbe "descrivere" uno stemma come quello, cimieri e accessori vari compresi...
Però se è una faticaccia eccessiva e un disturbo fuor di luogo ignora senza scrupoli la mia richiesta, davvero!
"Blasonare" uno scudo (come dicevamo) significa semplicemente "descriverlo".
E per questo occorrono due cose:
- un po' [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] di logica;
- un po' [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] di termini tecnici.
La descrizione segue la "strada compositiva" dello stemma: si parte dall'alto e da destra, e si finisce a sinistra e in basso.
Leggi il blasone dato mentre osservi la foto, per favore: è il modo migliore per "capire".
Tutto [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] ok, fin qui?
Hilarion- Moderatore
- Numero di messaggi : 591
Data d'iscrizione : 12.01.09
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Valentina ha scritto:
proverò a spulciare di nuovo tra la scarnissima bibliografia per vedere se qualcuno azzarda delle ipotesi sulla committenza di questo altare. Per ora, non ne so nulla: ogni eventuale notizia potrebbe provenire dalla lettura di questi stemmi!
Signori, Gentilissima Valentina,
provo a dare il mio piccolo contributo anche se tacciato con vari aggettivi da alcuni ma spero non da tutti.
Spero venga accettato da almeno un utente.
Sicuramente tu Valentina hai già ricercato in modo approfondito , però io voglio suggerire ai più come io mi muoverei ovvero intraprenderei la ricerca di attribuzione dello stemma.
“Percorrerei “ due direzioni.
-La prima è quella che noi si sta cercando di fare : interpretare i segni, i simboli le Figure Araldiche che sono presenti sullo stemma in questione.
-La seconda riguarda l’Altare vero e proprio, ovvero sapere se su questo determinato altare vi era imposto qualche jus patronatus relativo a qualche Famiglia , qualche Beneficio Ecclesiastico,se era Altare Privilegiato, se vi erano gravami di Messe………….
Presso l'Archivio della Curia Arcivescovile di Lecce, come è noto ai più,oltre il Fondo archivistico delle Visite Pastorali, che certamente Valentina avrai consultato, si potrebbe consultare l’altro Fondo ovvero quello dei Legati Pii e Benefici Ecclesiastici, inventariato in parte dal Professore Francesco de Luca, ordinario di Archivistica presso l’Università del Salento con un inventario sommario ed in parte dal sottoscritto per una tesina universitaria per l’esame di Archivistica ,con un inventario analitico.Anche questa documentazione sono certo l'avrai già consultata.
Sono sicuro che tu Valentina avrai già svolto questa ricerca in queste due direzioni però ho voluto scrivere -mi sia permesso farlo- ciò per dare delle indicazioni generali a tutti e spero che ad almeno uno degli utenti di questo Forum interessino.
Perchè da te un giorno ebbi questa risposta:
[quote= valentina"]
Volevo poi lanciare un dardo piccolissimo e indolore a uno dei vivaci contendenti : magari le Sante Visite fossero così generose di dettagli descrittivi iconografici! Saremmo a posto, noi infelici storici dell'arte iconologi! A mala pena il soggetto dell'icon o pala d'altare, si riesce a ricavare...
[/quote]
Scusate l’intrusione, le inesattezze, il modo ed il tono con cui ho scritto, se ho offeso alcuno…..
Saluti
Giovannimaria
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Hilarion ha scritto:Cara Valentina, so bene che la tua domanda è rivolta al carissimo Marcello, di cui tutti noi conosciamo l'esperienza e la perizia in campo araldico...Valentina ha scritto:(...) Senti, ma ti chiedo troppo se ti chiedo di "blasonarmi" (si dice così?) lo stemma? Dopo la figuraccia feroce che ho fatto con Hilarion, mi è venuta comunque la curiosità di capire come si dovrebbe "descrivere" uno stemma come quello, cimieri e accessori vari compresi...
Però se è una faticaccia eccessiva e un disturbo fuor di luogo ignora senza scrupoli la mia richiesta, davvero!
...scusa, scusate entrambi se oso scavalcare i desiderata di Vale e la sapienza di Marce...
...al quale ultimo, in particolare, mi chino [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] per umile sottoporre la seguente ipotesi di blasone, sovvenutami osservando lo stemma dato, e sperando che [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] la di lui benignità faccia prevalere, nel leggerlo, la [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] compassione per la vecchiaia del greco Hilarion sullo scoramento [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] per l'ardire di costui...
Inquartato: nel 1° troncato: in a) un castello aperto, finestrato, fondato sulla partizione, ed accostato in ogni cantone da una stella di otto raggi; in b) tre pini affiancati, e nodriti dalla partizione; nel 2° contrinquartato: in a) e d) un riccio, in a) rivolto; in b) e c) un castello aperto, finestrato, e fondato sulla partizione; nel 3° un leone, alla bordura caricata da sette uccelli posati; nel 4° fasciato di otto pezzi.
Cimiero: un'aquila bicipite, sormontata da un'unica corona, ed accostata da due colonne, intrecciate ad un breve attraversante sul tutto.
non sarei mai riuscito ad eguagliare il maestro Hilarion, cui devo esternare i miei complimenti per la meravigliosa blasonatura. Che maestro!
Ospite- Ospite
Re: Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
solo dopo la blasonatura di Hilarion mi sono accorto che nel primo quei tre elementi sono dei pini. Le avevo scambiate per le arcate di un ponte , da cui sorgeva il castello, concordando quindi che potesse trattarsi della famiglia Delli Ponti o De Ponte. Quanta attenzione occorre prestare!
Sic stantibus, la soluzione mi sembra sempre più complicata! Un pezzo davvero insolito e del tutto inedito per le nostre terre!
Continuo a pensare alla Spagna! Sempre che il manufatto possa essere precedente rispetto all'intervento dello Zimbalo.
A me dispiace interrompere questa entusiasmante discussione, ma devo necessariamente far presente -in questo caso a Giovanmaria- che quando si trattano determinati argomenti sarebbe bene permettere di continuare la trattazione a quanti hanno da proporre argomenti consoni al tema di cui si parla. Altre obiezioni, integrazioni, suggerimenti, andrebbero postati in altro topic. Altrimenti si perde il filo del discorso ed è facile perdersi nel già intricato discorso. Credo sia una regola per tutti i forum.
Sic stantibus, la soluzione mi sembra sempre più complicata! Un pezzo davvero insolito e del tutto inedito per le nostre terre!
Continuo a pensare alla Spagna! Sempre che il manufatto possa essere precedente rispetto all'intervento dello Zimbalo.
A me dispiace interrompere questa entusiasmante discussione, ma devo necessariamente far presente -in questo caso a Giovanmaria- che quando si trattano determinati argomenti sarebbe bene permettere di continuare la trattazione a quanti hanno da proporre argomenti consoni al tema di cui si parla. Altre obiezioni, integrazioni, suggerimenti, andrebbero postati in altro topic. Altrimenti si perde il filo del discorso ed è facile perdersi nel già intricato discorso. Credo sia una regola per tutti i forum.
Ospite- Ospite
Dubbi araldici: per una importante committenza leccese
Incredibile!! Ho fatto quello che mi suggeriva Hilarion: ho letto la blasonatura guardando l'immagine: fantastica questa coniugazione della più ineccepibile precisione descrittiva con un linguaggio figurativo e immaginifico, a tratti esoterico (nodriti, un breve ). Credo di stare incominciando a capire il senso e il funzionamento della scienza araldica...
Caro Marcello, che si fa, ci si inchina entrambi? Hilarion ci annienta anche con quelle sue straordinarie animazioni....
Tornando seria (per quanto mi è possibile ), vorrei rispondere anche all'amico Giovannimaria, che comunque, seppure un po' polemicamente , mi fa delle osservazioni molto giuste.
Per quanto riguarda il fondo Visite Pastorali, egli saprà meglio di me quanto sia deludente fare una ricerca in questo ambito per quel che riguarda le chiese di Ordini Religiosi maschili, esenti dal controllo dell'Ordinario diocesano. Bisogna aspettare le relazioni del colto e preciso vescovo Zola, per avere qualche notizia, ma siamo già negli anni '80 del XIX secolo... Inoltre, non vorrai negarmi Giovannimaria che, come fonte per uno storico dell'arte interessato specificamente agli aspetti iconografici, le relazioni delle Visite Pastorali non siano precisamente una miniera di materiale prezioso. E' davvero raro che si vada oltre l'indicazione sommaria del soggetto raffigurato nel dipinto (o nel simulacro), che del resto doveva essere controllato dal vescovo solo in quanto pertinente all'intitolazione dell'altare e in quanto decoroso e in buono stato.
Se mi sbaglio vi prego di correggermi!!! (Come vorrei una breve conferma o smentita dal nostro don Francesco !)
Ha ragione invece nello spronarmi a fare ricerche sui possibili legati pii o juspatronati dell'altare, a non accontentarmi dell'insufficiente notizia che, in una data epoca, fu di patronato Massa...
Il problema è che attualmente sto gestendo una mole di materiale storico-artistico veramente impressionante: non posso dedicare delle ricerche archivistiche approfondite ad ognuno dei manufatti che sto studiando. Questo è il mio problema personale, ma il suggerimento di percorso è giustissimo!! Spero di avere tempo in futuro per tornare ad approfondire tutte le situazioni e i "misteri" interessanti che mi si stanno presentando "tra le mani".
Credo però, e anche qui vi prego di correggermi in caso di bestialità, che un'indagine di tipo araldico su un manufatto sia già di per sé una sorta di indagine "documentaria", dunque che abbia una propria autonomia nel campo della ricerca storiografica e possa dare un contributo a sé stante, in grado di integrare proficuamente le notizie provenienti da altre direzioni di ricerca. Altrimenti, che scienza sarebbe?
Il fatto che l'interpretazione di certi elementi araldici sia molto difficile e magari anche impossibile, non può, non deve scoraggiare dal perseguire tale intento, credo... Anche l'interpretazione iconografica e iconologica a volta porta (o sembra portare) in veri e propri vicoli ciechi..., ma non per questo bisogna smettere di intraprenderla!
Insomma, come sempre, le diverse metodologie storiografiche ed ermeneutiche devono darsi una mano e integrarsi a vicenda: se una cede il campo andrà avanti un'altra, e così via. Che è poi forse quello che intende suggerire anche Giovannimaria, se ho capito bene i suoi suggerimenti.
Scusate la prolissità di queste mie osservazioni.... E scusa Marcello: ti ho invaso il campo con tutti questi miei pensieri metodologici a voce alta (la metodologia della ricerca è il mio assillo... )
Caro Marcello, che si fa, ci si inchina entrambi? Hilarion ci annienta anche con quelle sue straordinarie animazioni....
Tornando seria (per quanto mi è possibile ), vorrei rispondere anche all'amico Giovannimaria, che comunque, seppure un po' polemicamente , mi fa delle osservazioni molto giuste.
Per quanto riguarda il fondo Visite Pastorali, egli saprà meglio di me quanto sia deludente fare una ricerca in questo ambito per quel che riguarda le chiese di Ordini Religiosi maschili, esenti dal controllo dell'Ordinario diocesano. Bisogna aspettare le relazioni del colto e preciso vescovo Zola, per avere qualche notizia, ma siamo già negli anni '80 del XIX secolo... Inoltre, non vorrai negarmi Giovannimaria che, come fonte per uno storico dell'arte interessato specificamente agli aspetti iconografici, le relazioni delle Visite Pastorali non siano precisamente una miniera di materiale prezioso. E' davvero raro che si vada oltre l'indicazione sommaria del soggetto raffigurato nel dipinto (o nel simulacro), che del resto doveva essere controllato dal vescovo solo in quanto pertinente all'intitolazione dell'altare e in quanto decoroso e in buono stato.
Se mi sbaglio vi prego di correggermi!!! (Come vorrei una breve conferma o smentita dal nostro don Francesco !)
Ha ragione invece nello spronarmi a fare ricerche sui possibili legati pii o juspatronati dell'altare, a non accontentarmi dell'insufficiente notizia che, in una data epoca, fu di patronato Massa...
Il problema è che attualmente sto gestendo una mole di materiale storico-artistico veramente impressionante: non posso dedicare delle ricerche archivistiche approfondite ad ognuno dei manufatti che sto studiando. Questo è il mio problema personale, ma il suggerimento di percorso è giustissimo!! Spero di avere tempo in futuro per tornare ad approfondire tutte le situazioni e i "misteri" interessanti che mi si stanno presentando "tra le mani".
Credo però, e anche qui vi prego di correggermi in caso di bestialità, che un'indagine di tipo araldico su un manufatto sia già di per sé una sorta di indagine "documentaria", dunque che abbia una propria autonomia nel campo della ricerca storiografica e possa dare un contributo a sé stante, in grado di integrare proficuamente le notizie provenienti da altre direzioni di ricerca. Altrimenti, che scienza sarebbe?
Il fatto che l'interpretazione di certi elementi araldici sia molto difficile e magari anche impossibile, non può, non deve scoraggiare dal perseguire tale intento, credo... Anche l'interpretazione iconografica e iconologica a volta porta (o sembra portare) in veri e propri vicoli ciechi..., ma non per questo bisogna smettere di intraprenderla!
Insomma, come sempre, le diverse metodologie storiografiche ed ermeneutiche devono darsi una mano e integrarsi a vicenda: se una cede il campo andrà avanti un'altra, e così via. Che è poi forse quello che intende suggerire anche Giovannimaria, se ho capito bene i suoi suggerimenti.
Scusate la prolissità di queste mie osservazioni.... E scusa Marcello: ti ho invaso il campo con tutti questi miei pensieri metodologici a voce alta (la metodologia della ricerca è il mio assillo... )
Valentina- Numero di messaggi : 442
Data d'iscrizione : 30.01.09
Età : 58
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