stemma o impresa?
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Re: stemma o impresa?
riprendo da Wikipedia, consultata per avere delucidazioni sulla frase contenuta:
La locuzione latina vim vi repellere licet, in italiano è lecito respingere la violenza con la violenza, esprime un antico principio di diritto, noto anche come legittima difesa, che consente ad un soggetto che subisce una offesa ingiusta di difendere i propri diritti con l'uso della forza, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa.
Questo principio di diritto rappresenta una causa di giustificazione, codificata dal codice penale all'art. 52 secondo cui "non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa".
La locuzione latina vim vi repellere licet, in italiano è lecito respingere la violenza con la violenza, esprime un antico principio di diritto, noto anche come legittima difesa, che consente ad un soggetto che subisce una offesa ingiusta di difendere i propri diritti con l'uso della forza, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa.
Questo principio di diritto rappresenta una causa di giustificazione, codificata dal codice penale all'art. 52 secondo cui "non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa".
Ospite- Ospite
Re: stemma o impresa?
É certamente un'impresa, carissimo.
E delle migliori: essenziale nella verbalizzazione (due parole, e brevissime, a richiamare una frase di quattro parole ben nota), nitida nel disegno (un oggetto spezzato per colpa di un altro oggetto), elegantissima nell'insieme.
L'"anima" (ossia la parte verbale) dell'impresa ne spiega con succinta enfasi il "corpo" (ossia la parte visiva).
Il problema, per noi oggi, è capire che oggetti siano...
E delle migliori: essenziale nella verbalizzazione (due parole, e brevissime, a richiamare una frase di quattro parole ben nota), nitida nel disegno (un oggetto spezzato per colpa di un altro oggetto), elegantissima nell'insieme.
L'"anima" (ossia la parte verbale) dell'impresa ne spiega con succinta enfasi il "corpo" (ossia la parte visiva).
Il problema, per noi oggi, è capire che oggetti siano...
Hilarion- Moderatore
- Numero di messaggi : 591
Data d'iscrizione : 12.01.09
Re: stemma o impresa?
Infatti ho l'impressione che si tratti di uno strumento musicale (quel tondo che sembra un rosone mi fa pensare al foro nella cassa armonica), cui per troppa forza (la "vim vi" dell'anima), o qualcosa di analogo, si sian rotte le corde e ciò che le regge...
Hilarion- Moderatore
- Numero di messaggi : 591
Data d'iscrizione : 12.01.09
Re: stemma o impresa?
Hilarion ha scritto:Infatti ho l'impressione che si tratti di uno strumento musicale (quel tondo che sembra un rosone mi fa pensare al foro nella cassa armonica), cui per troppa forza (la "vim vi" dell'anima), o qualcosa di analogo, si sian rotte le corde e ciò che le regge...
Anch'io avevo pensato a qualcosa come una ghironda, al primo colpo d'occhio, ma osservano meglio decisamente non corrisponde. E su ricordi d'infanzia di illustrazioni di romanzi d'avventura propongo: potrebbe essere il "cane" di un'antica pistola?
E comunque concordo con Hlarion: che bella impresa, limpida e intrigante...
Valentina- Numero di messaggi : 442
Data d'iscrizione : 30.01.09
Età : 58
Località : Lecce
Re: stemma o impresa?
L'oggetto raffigurato è il meccanismo "grilletto, cane, molla e piastra" di un fucile o meglio di archibugio con il colpo in canna.
"L'archibugio è un'antica arma da fuoco portatile impiegata dalla seconda metà del XV alla fine del XVII sec. Esso era costituito da una canna molto lunga e calcio arcuato, mentre peso, lunghezza, calibro e proporzioni variarono da secolo a secolo; nel XVI sec. il calibro era di 14-16 mm. I primi archibugi, a causa del peso, venivano usati appoggiando la canna a un'asta a forcella infissa nel terreno. Secondo il sistema di accensione gli archibugi sono detti: a miccia (tenuta tra le dita della mano sinistra); a serpentino o a serpe (la miccia era fissata all'estremità, a testa di serpe, di una leva che ruotando veniva portata a contatto del polverino contenuto nel bacinetto); a ruota (quando ebbero acciarino di quel tipo). Dal XVI sec. l'archibugio fu gradatamente sostituito dal fucile" (http://www.liceorussell.it/studenti/armidef/Il%20Mestiere%20delle%20Armi/.%5Cfuocotxt.html).
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La corrispondenza col meccanismo moderno è questa (fonte: wikipwdia)
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1. Cane
2. Pirite
3. Bacinetto
4. Grilletto
5. Perno della ruota
6. Ruota
7. Molla del cane
8. Canna
Ciaooo!
P.S. a qualcosa sarà pure servito il servizio militare...
"L'archibugio è un'antica arma da fuoco portatile impiegata dalla seconda metà del XV alla fine del XVII sec. Esso era costituito da una canna molto lunga e calcio arcuato, mentre peso, lunghezza, calibro e proporzioni variarono da secolo a secolo; nel XVI sec. il calibro era di 14-16 mm. I primi archibugi, a causa del peso, venivano usati appoggiando la canna a un'asta a forcella infissa nel terreno. Secondo il sistema di accensione gli archibugi sono detti: a miccia (tenuta tra le dita della mano sinistra); a serpentino o a serpe (la miccia era fissata all'estremità, a testa di serpe, di una leva che ruotando veniva portata a contatto del polverino contenuto nel bacinetto); a ruota (quando ebbero acciarino di quel tipo). Dal XVI sec. l'archibugio fu gradatamente sostituito dal fucile" (http://www.liceorussell.it/studenti/armidef/Il%20Mestiere%20delle%20Armi/.%5Cfuocotxt.html).
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4. Grilletto
5. Perno della ruota
6. Ruota
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8. Canna
Ciaooo!
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